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Stato d’emergenza e Green pass, ecco cosa cambierà dal 1° aprile

Con il cessare dello stato d'emergenza proclamato per il Covid, il 31 marzo molte delle abitudini e degli obblighi con cui abbiamo convissuto negli ultimi tempi cambieranno. Vediamo in che modo

ANCONA – Cesserà il 31 marzo, salvo sorprese dell’ultima ora, lo stato d’emergenza dichiarato il 31 gennaio del 2020 a causa della pandemia di Covid 19, da li in poi prorogato diverse volte. Dopo l’annuncio del premier Mario Draghi in tanti si chiedono cosa cambierà dal 1° aprile.

Al cessare della misura che, si era resa necessaria per garantire tempestività e provvedimenti emergenziali, per contrastare l’ondata di ricoveri e contagi, verranno meno tutta una serie di obblighi e di procedure che ci hanno accompagnato in questi due anni: dalle mascherine, alla Dad, passando per lo smart working e le quarantene per contatto e positività.

Misure che hanno impattato sulle abitudini e sulla vita di relazione e lavorativa. Tanto per fare un esempio dal primo aprile le scuole resteranno sempre aperte per tutti, dal momento che cesseranno le quarantene da contatto. Non solo, a venire meno sarà anche l’obbligo di indossare la mascherina.

Con il termine dello stato di emergenza alla data del 31 marzo, da aprile sparisce anche il sistema di classificazione a colori basato sul livello di rischio, tarato sulla base dell’incidenza dei casi positivi, dell’occupazione nelle terapie intensive e in area medica, i tre parametri che hanno regolato le nostre vite negli ultimi tempi.

Sul fronte dell’attività lavorativa, verrà meno lo smart working, quella che insieme alla Dad per le scuole, è stata una delle maggiori rivoluzioni portate dalla pandemia. Attenzione però, perché il lavoro da remoto sarà ancora possibile in alcune circostanze, solo però con un accordo individuale tra lavoratore e impresa.  

Insomma piano piano si torna alla normalità, anche se occorrerà ancora un po’ di tempo. Ma intanto il percorso è tracciato e gradualmente condurrà anche alla fine dell’obbligo di utilizzo del Super Green pass, la certificazione verde che si ottiene con la vaccinazione e la guarigione dall’infezione, partendo dalle attività all’aperto, come fiere, sport, feste e spettacoli. 

Tra le ipotesi preannunciate nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Costa, c’è anche quella di utilizzare il Green pass base (quello che si ottiene anche solo con il tampone) in alcuni contesti dove ora è previsto il Super green pass, come ad esempio nei trasporti pubblici, oltre che per i lavoratori over 50 per i quali è stato istituito l’obbligo vaccinale che permarrà fino al 15 giugno.

La roadmap deve ancora essere fornita dal governo, ma sembra il Green pass verrà eliminato prima di tutto dalle attività all’aperto come ristoranti e bar, solo successivamente verrà il turno di negozi, uffici pubblici, poste e banche, per arrivare infine ai locali al chiuso, come bar e ristoranti, ma anche cinema, teatri, palestre e piscine, per arrivare gradualmente all’estate senza più certificazione verde.