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Stop Usa agli aiuti militari, la Comunità Ucraina nelle Marche: «Il futuro dell’Europa si decide in Ucraina»

L'escalation di tensione internazionale sul conflitto Russia e Ucraina desta preoccupazioni anche per le sue ripercussioni sugli equilibri geopolitici

Zhaklin, Ucraina che vive nelle Marche

ANCONA – Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina e Von der Leyen a un giorno dal vertice con i 27 lancia un piano di riarmo da 800 miliardi per la difesa europea. L’escalation di tensione internazionale sul conflitto Russia e Ucraina desta preoccupazioni anche per le sue ripercussioni sugli equilibri geopolitici. «Siamo scioccati» è la reazione della Comunità Ucraina nelle Marche allo stop delle armi dettato dal presidente degli States.

Pieralisi Jaecoo
Pieralisi Jaecoo

A farsi portavoce del sentiment degli ucraini è la vicepresidente della Comunità Ucraina nelle Marche Zhaklin Bachynska che commenta anche il piano di riarmo europeo proposto da Von der Leyen: «Da tempo chiediamo all’Europa di aprire gli occhi» dice «l’Ucraina finché resiste fa da scudo all’Europa, la Russia, se cede l’Ucraina non si fermerà, non lo ha mai fatto, né con la Cecenia né con la Georgia».

La Comunità Ucraina nelle Marche ad Ancona è scesa in piazza sia domenica 2 marzo che il 23 febbraio «non solo per commemorare i nostri morti – spiega – ma anche per rivolgere un appello all’Europa affinché sia unita nel suo sostegno all’Ucraina. Senza armi l’Ucraina non potrà combattere né difendersi e tutta l’Europa è a rischio. La Russia – prosegue -per cominciare a negoziare con Kiev chiede non solo che l’Ucraina non entri nella Nato, ma anche che si ritiri dai Paesi dell’ex blocco di Varsavia. È ora che l’Europa sia riarmi e che sia veramente unita, altrimenti il suo futuro è a rischio».

Secondo la vicepresidente della Comunità Ucraina nelle Marche infatti «l’Europa disarmata è una facile preda. La Russia non sta aggredendo solo l’Ucraina, ma vuole arrivare ad un nuovo ordine mondiale, vuole sottomettere l’Europa. La guerra che sta portando avanti la Russia non è solo uno scontro con l’Ucraina, ma tra autocrazia e democrazia. Solo uniti possiamo farcela dice Zhaklin Bachynska.

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«Siamo grati alle persone che sono scese in piazza con noi per darci un sostegno – conclude – Il 15 marzo andremo a manifestare a Roma. Fanno male le parole dei politici italiani che sostengono la Russia: si sono dimenticati chi è l’aggressore? La Russia sta utilizzando una tattica ben precisa, quella di disinformare per disorientare, discreditare per demoralizzare, dividere, destabilizzare e distruggere».