ANCONA – Dopo l’intesa con i medici di medicina generale della Fimmg, è in dirittura di arrivo anche quella con i pediatri della Fimp per l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi. Il direttore generale dell’Asur Marche Nadia Storti spiega che l’intesa con la Federazione italiana Medici Pediatri «è in dirittura di arrivo» e che «è questione di giorni». L’obiettivo è quello di rafforzare sul territorio regionale l’attività di screening e contact tracing (tracciamento dei contatti) isolando tempestivamente i positivi al covid-19, così da circoscrivere eventuali focolai.
Al tampone rapido saranno sottoposti gli asintomatici, i contatti e sospetti contatti, oltre a chi deve sottoporsi al test in uscita dalla quarantena per dichiarare la guarigione. «Una volta che l’accordo sarà recepito come delibera di giunta, valuteremo la disponibilità dei medici ad eseguire i tamponi nei loro ambulatori», mentre per chi non ha locali adeguati «potremmo mettere a disposizione le strutture che utilizziamo per i drive o per le vaccinazioni, anche i comuni stanno dando la loro disponibilità».
Definite in termini numerici le adesioni, «siamo in grado di partire rapidamente» spiega il direttore generale dell’Asur, intanto però è in corso la mappatura dei locali da adibire agli screening. L’intesa con i pediatri, insieme all’accordo raggiunto con i medici di medicina generale, rappresenta «un valore aggiunto», un ulteriore «ampio numero di operatori che ci aiuteranno nell’eseguire i tamponi». La dottoressa Storti sottolinea anche il fatto che i medici di medicina generale e i pediatri conoscono bene i propri assistiti.
L’attività di screening con i tamponi antigenici rapidi in circa 20 minuti fornisce una risposta sull’eventuale positività al covid-19, che secondo Nadia Storti, dovrà essere eseguita anche «nei piccoli comuni per evitare alla popolazione anziana di spostarsi».