ANCONA – Rinnovata la convezione per la realizzazione di 219 tirocini extracurricolari presso le Cancellerie degli uffici Giudiziari delle Marche, sostenuti dalla Regione Marche, insieme con la Corte di Appello di Ancona, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona, il Tar Marche e le Università marchigiane. I tirocini si svolgeranno anche al Tar, ma non presso i Giudici di Pace.
I tirocini sono «il segno della volontà di collaborazione istituzionale» ha detto parlando a margine con i giornalisti il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, sottolineando che la Regione metterà a disposizione delle altre istituzioni risorse derivanti dalla programmazione europea «per la formazione di tirocini che sono fondamentali e utili», anche «a riprova di una volontà di collaborazione in una filiera istituzionale che può essere definita virtuosa».
«Lo spirito – ha spiegato ancora il governatore – è quello di riuscire a dare nuove opportunità formative» ai giovani «soprattutto all’interno di circuiti molto importanti per il funzionamento dello Stato. Una opportunità di crescita non solo per i tirocinanti, ma collettiva».
Alla firma delle convenzione erano presenti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Stefano Aguzzi, l’assessore regionale al Bilancio Goffredo Brandoni, la professoressa dell’UnivPm Marta Cerioni in rappresentanza del rettore Gregori, il rettore dell’Università degli Studi di Camerino Graziano Leoni, la professoressa UniMc Laura Marchegiani in rappresentanza del rettore Mc Court, il professore UniUrn Paolo Pascucci in rappresentanza del rettore Calcagnini, il presidente della Corte d’Appello Luigi Antonio Catelli, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello Roberto Rossi e il presidente Tar Marche Giuseppe Daniele.
Un modello di collaborazione istituzionale che era già stato sperimentato e avviato nel 2015, ma che è stato migliorato mettendo a disposizione più risorse. Quelle stanziate ammontano complessivamente a 1.000.000, di cui 350mila per l’annualità 2023 e 650mila per l’annualità 2024. «È un bel modello di cooperazione e collaborazione interistituzionale – ha affermato l’assessore al Bilancio Brandoni – Una buona pratica».
I tirocini nel 2015 erano riservati solo ai laureati in Giurisprudenza adesso sono stati coinvolti anche i laureati in Scienze economiche. Non solo, è stata anche incrementata la quota di risorse destinata ai tirocinanti, che passa da 500 a 700 euro.
L’assessore al Lavoro Aguzzi si è detto convinto dell’efficacia dei tirocini formativi, sottolineando che «la particolarità e il prestigio di questa convenzione prosegue un percorso già intrapreso da diversi anni. Abbiamo avuto la percezione che si trattava un percorso utile e che lo sarà ancora di più in futuro. E’ un filone che questo assessorato segue ormai in maniera usuale che ci ha portato ad investire complessivamente nei sette anni 37 milioni di euro per attività di politiche attive che prevedono l’inserimento diretto nei luoghi di lavoro».
Per il presidente della Corte d’Appello Catelli si è realizzata «una sinergia estremamente utile e proficua» un’esperienza «che rappresenta un’eccellenza marchigiana perché non esiste in altri Distretti giudiziari», mentre per il procuratore generale Rossi è «il segnale positivo che le istituzioni collaborano, hanno obiettivi comuni e quando li condividono lavorano insieme». Il presidente del Tar Daniele ha sottolineato che quando c’è collaborazione tra istituzioni, le cose vanno bene e «in maniera encomiabile».
Il rettore Unicam Leoni ha posto l’accento sulla sinergia e la rete, mentre il professor Pascucci di Uniurb sul sistema istituzionale di sostegno ai laureati. Per la professoressa Cerioni di UnivPm è come la «logica del win win dove tutti i soggetti vincono». Per la professoressa Marchegiani di UniMc da parte dei laureati c’è «grande apprezzamento per questa iniziativa».