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«Tornare sui banchi»: il Comitato Priorità alla Scuola scrive a Regione, prefetti, province e Anci

L'associazione sta organizzando per sabato 5 dicembre un flash mob in piazza Roma sotto l'albero di Natale per chiedere il ritorno degli alunni in classe

La protesta del Comitato Priorità alla Scuola

ANCONA – «Ritornare sui banchi di scuola». È quanto chiede a gran voce il Comitato Priorità alla Scuola Marche nella lettera inviata ieri pomeriggio – 1 dicembre – e indirizzata al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, agli assessori all’istruzione, sanità e trasporti, al presidente della I commissione regionale, al presidente del Consiglio regionale e ai capigruppo, alle prefetture delle Marche, ai presidenti delle province e alla presidente di Anci Marche, Valeria Mancinelli.

Il comitato che raccoglie genitori e docenti delle Marche, si batte da tempo per affermare la centralità dell’istruzione in presenza e in vista dello scadere del Dpcm, in vigore fino al 3 dicembre, chiede che si garantisca ai ragazzi di tornare a scuola.

«Si parla della riapertura dei centri commerciali e degli impianti sciistici, ma non di far tornare la scuola in presenza – lamenta Silvia Mariotti, una delle referenti del Comitato -: sul fronte trasporti non ci sembra sia stato fatto molto». La referente del Comitato spiega che la questione è stata oggetto di una interrogazione in Consiglio Comunale ad Ancona, alla quale «è stato risposto che i trasporti non sono un problema».

Il comitato nel chiedere «risposte certe per il tracciamento dei ragazzi» sottolinea che numerosi esperti stanno chiedendo la riapertura delle scuole, fra questi c’è anche Agostino Miozzo, coordinatore del Cts (Comitato Tecnico Scientifico).

«La didattica a distanza è più un danno che un beneficio – conclude – inoltre le insegnanti lamentano che i ragazzi sono stanchi, stremati, sfiduciati e delusi dall’incapacità di chi amministra. Siamo preoccupati per questa situazione. Le scuole non sono fonte di focolai, come purtroppo sono state dipinte da più parti – si legge nella lettera inviata -. La Scuola, nel rispetto delle norme e dei protocolli, si è dimostrata essere un luogo protetto e sicuro e che permette anche un più facile tracciamento di eventuali contatti positivi».

«Siamo l’unica nazione in Europa – segue il documento -, salvo per i paesi in lockdown generale, che ha deciso di sacrificare l’apprendimento e l’istruzione in presenza dei suoi giovani, per non essere stata capace di dare risposte concrete al problema dei trasporti e dei tracciamenti in ambito scolastico».

Il Comitato sta organizzando per sabato 5 dicembre un flash mob in piazza Roma ad Ancona, alle ore 16, sotto l’albero di Natale dove deporranno letterine e libri per accendere i riflettori sul tema scuola e protestare contro la didattica a distanza.