ANCONA – Dopo oltre un mese e mezzo senza più accessi covid, al Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette c’è stato un nuovo caso positivo al virus. Si tratta di una giovane donna, di rientro da una vacanza all’estero, in Spagna.
«Dopo del tempo abbiamo rivisto due giorni fa un paziente affetto da covid – afferma il primario del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona, Susanna Contucci -, era da un mese e mezzo che non vedevamo più pazienti covid».
La paziente non ha avuto bisogno di ricovero, ed è giunta all’attenzione dei sanitari per una astenia, subito dopo il rientro dal viaggio nel paese estero. «Vediamo avvisaglie sul territorio e restiamo in allerta» afferma il primario.
Vi attendete un incremento degli accessi a causa della variante Delta? «È probabile, visto che sta succedendo in tutta Europa, perché da noi no? Credo che nel giro di 10-15 giorni potremo già iniziare a vedere una crescita degli accessi».
Secondo il primario anche i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei potrebbero creare un incremento dei casi positivi al virus. «Vedere la partita a Londra con gli spalti pieni ci ha lasciato abbastanza perplessi – spiega – siamo passati da tutti dentro e coperti a tutti fuori e senza protezione».
Una combinazione di fattori, quello dei festeggiamenti del post europei e del diffondersi della variante Delta, che per il primario potrebbero far sorgere nuovi casi: «Mentre l’anno scorso abbiamo rivisto il covid ad ottobre, quest’anno credo che sarà prima» spiega, rimarcando «l’aumento dei casi che già interessa la nostra regione. Vediamo l’evoluzione che ci sarà nei prossimi giorni, ma è chiaro che se crescono i numeri aumenteranno anche gli effetti e l’impatto sugli ospedali».
Come vi state organizzando? «Siamo pronti a rimettere in moto il meccanismo già ben rodato: lavoriamo con l’area covid cosiddetta “a soffietto”, ovvero si riduce e si aumenta a seconda delle necessità. In questo momento abbiamo a disposizione uno spazio con 3 posti letto, ma possiamo tornare ai numeri dello scorso marzo, ovvero a 22 letti, Dio non voglia».
Il piano ferie? «Le ferie le stiamo facendo, ma solo per il periodo minimo indispensabile di 15 giorni. Gli infermieri era da tanto che non andavano in ferie, e anche noi abbiamo fatto turni in più, per cui non possiamo pensare di togliere le due settimane di ferie estive, che per noi vanno dal primo giugno al 30 settembre, non le facciamo tutti insieme».
Che messaggio si sente di dare alle persone? «Di non abbassare la guardia. Occorre usare tanto il buonsenso e vaccinarsi: non bisogna avere remore su questo. Le regole sono sempre le stesse, evitare gli assembramenti, indossare la mascherina e igienizzare le mani»