ANCONA – Jesi e Portonovo nel cuore. Sono questi i luoghi delle Marche per i quali il commissario tecnico della Nazionale di Calcio Roberto Mancini non ha nascosto la sua passione. Ad Ancona per la presentazione della campagna promozionale dedicata alla stagione turistica 2021 delle Marche, lo jesino Mancini ha toccato anche il tema delle riaperture, sia degli stadi e delle attività sportive, sia delle attività commerciali.
«Spero che l’inaugurazione del campionato d’Europa – ha detto – sia una ripartenza per il nostro Paese, e spero che tutte le altre categorie possano riaprire prima di giugno, perché le persone hanno il diritto di tornare a vivere e lavorare, al di là del calcio e della nazionale».
A Palazzo Raffaello, affiancato dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dal presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, ha lanciato le Marche afflitte dalla pandemia e dagli effetti del post-sisma del 2016, “in volata” verso una nuova stagione turistica all’insegna del rilancio, proprio come afferma il claim scelto dalla Regione per la campagna promozionale: «Pronti per una nuova stagione».
«È un grande onore essere stato scelto come testimonial» ha detto, «sono sicuro che insieme faremo grandi cose». Poi facendo un parallelismo tra le Marche e la Nazionale, il ct Mancini ha ricordato che gli Azzurri dopo l’eliminazione dal mondiale della Russia (2018) erano ripartiti direttamente da zero.
«Le Marche, così come tutta l’Italia, dopo la pandemia – ha sottolineato -, si trovano in una situazione difficilissima con molte persone che hanno perso il lavoro, con i posti turistici che hanno pochi visitatori, e quindi – prosegue – bisogna ripartire da questo, avere il coraggio di capire che abbiamo delle grandi qualità e dei posti meravigliosi».
Un territorio, quello marchigiano, che secondo Mancini è ricco di bellezze e dunque consapevoli di queste bellezze «bisogna credere nelle proprie qualità» e, come una sorta di mantra, «credere in sé stessi, sempre», una frase che certamente ripeterà ai suoi giocatori, anche se non ha evidenziato che bisogna migliorare i collegamenti infrastrutturali.
Da nuovo volto delle Marche, che raccoglie il testimone dall’attore statunitense Dustin Hoffman, il commissario tecnico ha fatto notare di sentire una maggior responsabilità nel suo ruolo rispetto al suo predecessore: «Essendo marchigiano spero di poter far meglio in questa veste: speriamo che insieme al presidente e a tutti i componenti della Regione, si possa lavorare per far si che le Marche tornino a risplendere».
Luogo del cuore di Mancini non poteva che essere la sua Jesi, come ha tenuto a sottolineare affermando «a me piace casa mia, come a tutti, perché ci sono nato», ma, radici a parte, non ha nascosto la sua predilezione per la Baia di Portonovo: «L’anno scorso ho invitato una ventina di amici che sono venuti a Portonovo, una sera di maggio, e sono rimasti sconvolti dalla sua bellezza» ha raccontato ai giornalisti a margine della conferenza alla quale hanno assistito testate nazionali, spiegando che poi, quegli stessi amici, sono tornati nella Baia, ai piedi del Conero, dopo tre-quattro settimane.
Insomma, far scoprire questi luoghi a chi non li conosce è la chiave di volta che fa la differenza nella promozione turistica. Secondo Mancini le Marche sono ricche di bellezze e piene «di posti così», come Portonovo, alcuni dei quali lui stesso ha ammesso di non conoscere e di aver scoperto grazie anche al tour che sta compiendo su e giù per le Marche per girare gli spot, oltre che grazie alla sua passione per la bicicletta.
Bellezze non solo paesaggistiche, storiche e architettoniche, ma anche enogastronomiche. Come ha spiegato Mancini se un turista estero viene nelle Marche e «inizia a mangiare un po’ marchigiano difficilmente rinuncia a tornare».
Poi ha voluto porre l’accento sulle qualità del popolo marchigiano affermando che «siamo tenaci, ci piacciono le cose impossibili, e una cosa è impossibile finché non arriva un marchigiano e la risolve: la tenacia è una delle qualità migliori che abbiamo».
Il nuovo volto delle Marche ha poi espresso il desiderio di portare la Nazionale di Calcio a giocare nelle Marche: «Speriamo di poterla portare, credo che sarebbe una cosa bellissima», magari anche «dopo aver vinto l’Europeo».
Mancini è nelle Marche da martedì per girare i primi video promozionali e il ct ha girato in lungo e largo la regione, per farsi immortalare e riprendere tra le bellezze paesaggistiche, architettoniche e storiche del territorio.
Un tour, quello di Mancini, che non poteva non toccare la sua città, Jesi, per poi raggiungere diverse tappe: dal Castello di Gradara a Torre di Palma, da Ascoli Piceno alle Grotte di Frasassi, da Abbadia di Fiastra a Numana. Al termine della conferenza stampa, la Regione ha donato a Mancini la maglia di Vincenzo Nibali testimonial del turismo outdoor delle Marche.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha spiegato «dobbiamo lavorare in squadra per rilanciare il nostro territorio e superare questo momento complicato e difficile, ma sono sicuro che abbiamo tutti gli ingredienti per farcela». L’obiettivo, come sottolineato dal governatore, è quello di destagionalizzare l’offerta turistica delle Marche» che si caratterizzano per un borgo diffuso.
Il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha affermato che quella di Mancini rappresenta una scelta «determinante per riagganciare» il turismo e dare visibilità alla regione «su tutti quanti i terreni di gioco sui quali il nostro mister sarà attore principale con la Nazionale».
Ad auspicare la destagionalizzazione dell’offerta turistica è stato anche il direttore di Confcommercio Marche Centrali, Massimiliano Polacco, che ha lanciato l’idea di puntare su sport e tempo libero come filoni attrattivi e di riportare il turismo tedesco nelle Marche.
Infine Roberto Mancini, sollecitato dai giornalisti sull’opportunità di vaccinare i giocatori convocati per gli Europei, ha affermato «spero che vengano vaccinate le persone che hanno più bisogno», mentre per i calciatori della nazionale «sarà la federazione a fare le valutazioni».
Il commissario tecnico ha sottolineato che sul tema dei vaccini le valutazioni verranno fatte «più avanti», ricordando che la squadra «viaggia in lungo e in largo» e il gruppo entra «in contatto con tante persone».