ANCONA – Aggiudicato l’appalto di gara per la realizzazione dell’ultimo miglio, la bretella di collegamento tra il porto di Ancona e la Strada Statale 16. Un’opera «attesa da oltre 40 anni, che permetterà il migliore collegamento tra il Porto e le principali arterie, Autostrada e Superstrada, e il passaggio dei mezzi pesanti bypassando il centro abitato nell’area di Torrette» scrive il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli sulla sua pagina Facebook. «Questo progetto, insieme al raddoppio della variante alla SS16 – spiega il governatore che ha la delega al porto -, il cui cantiere prosegue spedito, rappresenta un altro passo fondamentale e ora finalmente irreversibile per dotare il capoluogo, il Porto e dunque la logistica intermodale di un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della nostra regione».
L’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli parlando con i giornalisti a margine del Consiglio regionale, spiega che i lavori dovrebbero prendere avvio «entro l’estate del 2024». L’obiettivo della Regione prosegue Baldellli è quello di collegare «il porto di Ancona con il resto dei porti dell’Italia centrale e in modo particolare con quelli di Civitavecchia, ma anche di Piombino, Livorno e La Spezia» e per arrivare ad «attivare un corridoio europeo diagonale che unisca i Balcani e l’Oriente con la Penisola Iberica e il corridoio europeo atlantico, per i grandi traffici che potrebbe intercettare l’Italia centrale proprio grazie al porto di Ancona».
Sul progetto del Lungomare Nord la Regione si è mossa «per risolvere i problemi di carattere ambientale, correttamente posti perché ogni opera deve viaggiare sui binari della sostenibilità che non è solo economica e sociale, ma deve essere anche quella ambientale». Baldelli pone l’accento sul tema del «riempimento con le sabbie» che però «non deve scivolare a mare» sotto «la spinta della collina alle spalle» per questo «il ministero dell’Ambiente ha posto alcune questioni che stiamo affrontando» con Rete Ferroviaria Italiana, Comune di Ancona e Autorità di Sistema Portuale deòl Mare Adriatico Centrale per risolvere quelle problematicità «con una gabbia che assicuri che queste sabbie non scivolino a mare e questo ci permetterà anche di completare gli ultimi 800 metri dell’ultimo miglio per il collegamento al porto e al centro di Ancona».
L’assessore alla Infrastrutture rimarca «dobbiamo riconnettere Ancona al resto delle Marche, per poi riconnettere le Marche al resto d’Italia e dell’Europa, in una visione complessiva che viene letta in maniera attenta e dettagliata dal piano delle infrastrutture marchigiane, Marche 2032, solo così potremo tornare ad essere una delle regioni locomotrici d’Europa» per il Pil dopo che «nel 2016 la regione Marche è stata declassata dall’Unione Europea da regione sviluppata a regione in transizione».