ANCONA – «Nelle Marche», anche nelle «unità multidisciplinari per l’età evolutiva (Umee) e l’età adulta (Umea)» fondamentali servizi sociosanitari, «si stanno verificando forti carenze di personale, che mettono a rischio l’assicurazione di una effettiva valutazione multidisciplinare e presa in carico». A dirlo è il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo. «Le Unità multidisciplinari per l’età evolutiva (Umee) e l’età adulta (Umea) svolgono una fondamentale funzione di informazione, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, oltre che di valutazione, programmazione e verifica degli interventi educativi, riabilitativi, d’integrazione scolastica, sociale e lavorativa delle persone disabili» si legge nella nota, in cui il dem evidenzia che «tutto questo nell’assoluta indifferenza da parte della Giunta Acquaroli e dell’assessore competente Saltamartini».
Secondo il consigliere regionale del Partito Democratico «per quanto riguarda le Umee risultano, in molte situazioni, tempi lunghissimi per l’attivazione della presa in carico con l’effetto di ritardare interventi educativi e riabilitativi essenziali, costringendo le famiglie a rinunciare agli interventi o a rivolgersi a strutture private a pagamento. A fronte di un aumento della richiesta di interventi, si sta invece verificando una progressiva riduzione degli operatori che comporta notevoli ritardi, diagnosi intempestive e spesso impossibilità di accedere alle cure o ai benefici previsti dalla legge: questo comporta un grave danno per i minori e le loro famiglie perché subiscono ritardi nella valutazione, che rappresenta il primo passo per avviare un percorso di integrazione sia a scuola che negli altri contesti di vita».
«Il Piano Socio Sanitario approvato ad agosto – prosegue -, a questi servizi importantissimi dedica solo due fugaci passaggi, senza alcuna indicazione circa il loro attuale critico funzionamento e nessun impegno alla definizione di dotazioni minime e figure professionali». Il consigliere fa sapere di aver depositato una interrogazione «per chiedere conto alla Giunta Acquaroli della grave situazione rispetto agli organici ridotti, alla carenza di figure professionali e alle lunghissime liste di attesa e per sollecitare risposte adeguate».