ANCONA – «Andare avanti su un unico progetto, con una linea chiara, senza se e senza ma». Così la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli sull’annosa questione dell’uscita a nord dal porto di Ancona per collegare lo scalo con la A14.
All’indomani dell’incontro a Roma con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, vertice al quale si è recata in compagnia dell’assessore con delega al porto Ida Simonella e con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Rodolfo Giampieri, Mancinelli ha fatto il punto sull’iter dell’opera questa mattina, martedì 22 ottobre, in Comune.
Un confronto ritenuto necessario perchè sembrava che l’Anas «stesse ripensando a un diverso progetto rispetto a quello presentato tra maggio e giugno di quest’anno al Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti) e al Provveditorato delle Opere Pubbliche».
Una notizia che «ci aveva sorpreso e preoccupato per il timore di dover ricominciare da capo» ha precisato la sindaca. «Era doveroso un colloquio diretto con il ministro dal momento che l’Anas è una struttura tecnico-operativa che esegue i mandati del Ministero».
Nel corso del confronto sono arrivate le rassicurazioni da parte del Mit: «Il ministro ci ha confermato che né il Ministero centrale, né il Provveditorato avevano mai dato input diversi per andare alla ricerca di percorsi alternativi», ha dichiarato Valeria Mancinelli. «C’è un unico progetto che è quello presentato ufficialmente nel maggio-giugno di quest’anno» e che insiste sull’area “Bartoletti” a Torrette.
Il tratto era finito nel mirino delle osservazioni del senatore del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici al Senato e geomorfologo. Il senatore aveva sollevato dubbi riguardo la galleria che attraverserebbe l’area della frana e aveva proposto un tracciato alternativo che prevedeva il superamento della frazione di Torrette fino a Colle Ameno, in modo da evitare la realizzazione di gallerie nella zona della frana.
I COMMENTI
«Non ci interessa in questa fase capire il perché o il per come», ha detto Mancinelli facendo solo un riferimento al senatore senza mai però chiamarlo in causa, «ciò che ci interessa – ha proseguito – è che il ministro ha assicurato che verrà formalmente data indicazione all’Anas di andare allo sviluppo successivo delle fasi progettuali».
La sindaca ha annunciato l’istituzione di un tavolo di coordinamento permanente costituito da Comune, Regione, Camera di Commercio, Confcommercio, Confartigianato, sindacati, Ordine degli Ingegneri, Ordine degli Architetti e l’intero cluster degli operatori portuali per vigilare sul cronoprogramma del progetto, oltre che «per sollecitare e spronare quando serve – ha detto – e per dare battaglia se questo percorso dovesse incontrare nuovamente rallentamenti o ulteriori deviazioni».
«Un’opera strategica per l’intera città», l’ha definita Mancinelli nel sottolineare l’ampia condivisione ottenuta da parte dell’articolazione sociale ed economica della città sul fatto di «andare avanti il più rapidamente possibile». Intanto la prima cittadina dorica ha annunciato che il 28 ottobre si terrà un incontro con il Provveditorato alle Opere Pubbliche «per avere contezza sugli ulteriori passaggi progettuali».
La vice presidente regionale Anna Casini, con delega alle infrastrutture, ha posto l’accento sui tempi celeri della Regione spiegando che entro 10 giorni l’ente darà il suo parere sulla procedura di Via (Valutazione di Impatto Ambientale). Casini ha poi evidenziato che si tratta di un’opera «determinante anche per il disagio del traffico, per il porto, per l’interporto e per l’aeroporto». «A breve la Quadrilatero – ha concluso – un nuovo disnodo logistico determinante. Non è una strada, ma un pezzo del puzzle importantissimo».
«Si è creata in maniera spontanea una lobby istituzionale – ha evidenziato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Rodolfo Giampieri – che rappresenta la crescita del porto e che rivendica con coraggio la voglia di non arrendersi e di andare avanti sulla questione». «Mi ha colpito la presenza di tutto il cluster portuale», ha sottolineato Giampieri nel porre l’accento sull’adesione degli agenti marittimi, degli spedizionieri, degli ormeggiatori e di tutti i cantieri navali: «Finalmente abbiamo l’orgoglio di essere tutti insieme e di rivendicare la necessità di creare occupazione e di realizzare una infrastruttura che non ha colore politico, non è di destra, né di sinistra, ma di tutti».
«Un format già sperimentato e che ha funzionato tantissimo» ha ricordato Giampieri in occasione del mantenimento ad Ancona della sede dell’Autorità di Sistema Portuale. Indispensabile per Giampieri «evitare l’isolamento».
«Condivido l’esigenza di lavorare insieme e vigilare per ottenere questo risultato – ha affermato il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini – non è soltanto il porto in gioco, ma l’economia di una intera provincia e della intera regione. La Camera di Commercio delle Marche è a disposizione per impegnarsi in questo senso».
IL PROGETTO
Il piano prevede tre parti: l’interramento da Marina Dorica a Torrette, la bretella sopra Bartoletti (a Torrette) e il raddoppio della Strada Statale 16 il cui progetto è stato approvato e finanziato e l’Anas è in fase di esproprio per acquisire i terreni prima di procedere con la successiva gara d’appalto dei lavori. A buon punto il progetto sul lungo mare nord che prevede un tratto interrato: il progetto definitivo è stato già approvato e finanziato, e la Regione sta concludendo la fase istruttoria della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) che poi passerà al Ministero dell’Ambiente.
Più indietro il terzo pezzo, ovvero quello della bretella di collegamento tra via Flaminia e il raddoppio della variante alla Strada Statale 16 ancora in fase di progettazione dal momento che è la parte avviato più recentemente, ovvero un anno e mezzo fa: «Su questo siamo intervenuti – ha detto la Mancinelli – i tempi maturano, ma bisogna stare sul pezzo».
Gilberto Gasparoni della Confartigianato ha espresso apprezzamento per il lavoro condiviso e per la proposta della sindaca di istituire il tavolo di lavoro che vigilerà sui tempi dei 3 progetti. «È un opera attesa da anni che deve essere realizzata assolutamente non solo per cittadini di Ancona ma per l’economia marchigiana e per dare respiro al porto».
Giorgio Andreani che ha parlato in maniera unitaria per Cgil, Cisl e Uil ha ricordato l’importanza dell’opera che serve il porto ma anche l’economia dell’intera Regione. L’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini ha parlato di «momento cruciale per la vita della città e della Regione», spiegando che l’opera riqualifica la città dal punto di vista urbano, ambientale e infrastrutturale.
Il presidente di Confcommercio Massimiliano Polacco ha detto: «Tutta l’economia fa il tifo per le istituzioni, vediamo determinazione e forza da parte del Comune, dell’Autorità di Sistema Portuale e della Regione per dare infrastruttura, sviluppo e ripresa economica al territorio».
Intanto l‘Anas sta studiando il progetto definitivo ed esecutivo mentre la prefattibilità tecnico-economica aveva già avuto il via libera nel mese di maggio-giugno. La bretella al centro del contendere è stata finanziata con 216millioni di euro.
Il progetto che prevede un tracciato di 3,3 chilometri con un tratto in rilievo, due gallerie e il raccordo sulla Flaminia nei pressi dell’autosalone Bartoletti a Torrette, aveva avuto il via libera dall’Anas nel mese di aprile scorso dopo lo studio di prefattibilità tecnico-economica: spesa prevista 97milioni di euro per collegare il porto alla variante della Strada Statale 16.