ANCONA – «Siamo rimasti stupiti dalla disorganizzazione e mancata pianificazione». A parlare, nella giornata in cui ha preso avvio la campagna vaccinale delle forze di polizia, del personale della Prefettura e del Tribunale, è Alessandro Bufarini, segretario provinciale del Siulp, il sindacato dei lavoratori di Polizia.
Questa mattina al Crass di Ancona c’era un lungo serpentone di forze dell’ordine in fila per essere vaccinate, tra loro anche vigili del fuoco, in una corsa contro il tempo, per coprire il prima possibile il maggior numero di lavoratori delle forze di pubblica sicurezza, Prefettura e Tribunali che però fa storcere il naso al sindacato che avrebbe preferito attendere «anche un paio di giorni in più per avere una maggiore organizzazione».
«Siamo stati praticamente subissati di telefonate dei nostri colleghi che protestavano sui modi e sui tempi di predisposizione della campagna di vaccinazione» spiega, puntualizzando che l’attesa ha toccato punte «di tre-quattro ore, con colleghi che hanno dovuto rinunciare al pranzo per la lunga attesa, durante la quale sono rimasti sempre in piedi, oltretutto senza il necessario distanziamento».
Il sindacalista lamenta che non sono state richieste prenotazioni, «né utilizzata alcuna piattaforma on line, per definire la data e l’orario delle somministrazioni, ma semplicemente impartite disposizioni verbali effettuate con poche ore di preavviso, che hanno determinato
ricadute negative anche sull’organizzazione familiare di tutto il personale coinvolto», che in alcuni casi «ha i figli a casa per la chiusura delle scuole».
Una gestione, che secondo Bufarini, ha portato ad «ammassare numerose persone verso il centro di vaccinazione, invece di razionalizzare la procedura sanitaria sia nel rispetto delle più elementari misure di distanziamento sociale che nel raggiungimento di obiettivi numerici precedentemente pianificati».
Inoltre lamenta che nel luogo deputato alla somministrazione del vaccino «sono state convocate contemporaneamente più Forze di Polizia e personale del Corpo dei Vigili del Fuoco, a dimostrazione di un mancato coordinamento, che ha fatto lievitare in modo considerevole il numero dei presenti, ammassati in coda per ore in attesa del proprio turno. Non sappiamo a chi vada la responsabilità di aver creato uno dei più grandi
assembramenti, in zona rossa, in tempi di Covid, della provincia di Ancona».
Infine il Siulp annuncia che chiederà un incontro a Questore, Prefetto e
Assessore alla Sanità della Regione Marche.