ANCONA – Via al potenziamento della vaccinazione per contrastare la variante Delta nelle Marche, arrivando a coprire il maggior numero di giovani. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, a margine della seduta del Consiglio regionale che si è svolta questa mattina.
La Regione sta predisponendo insieme alla Protezione civile dei camper mobili per raggiungere i locali frequentati dai più giovani, in modo tale che vista del ritorno sui banchi di scuola, a settembre, la popolazione scolastica sia il più possibile immunizzata contro il virus covid-19.
A preoccupare l’assessore, come spiega lui stesso, sono i cluster di positività individuati sul territorio regionale, «una decina», all’interno dei quali sono emersi casi accertati di variante “Delta”, la mutazione del virus maggiormente diffusiva. Per questo la Regione ha concordato con le Prefetture delle Marche controlli mirati sui luoghi della movida.
Proprio per garantire una ripresa delle lezioni in presenza, Saltamartini ha annunciato l’avvio di un censimento dei docenti, per verificare in quanti sono immunizzati contro il virus. L’assessore ha spiegato che in Europa si sta facendo strada l’ipotesi di consentire la frequenza delle lezioni in presenza solo per gli studenti vaccinati, mentre gli alunni di età uguale e maggiore ai 12 anni non vaccinati potrebbero dover frequentare le lezioni solo con la didattica a distanza.
Con i camper l’assessore spiega che saranno raggiunti anche i mercati, le discoteche e le fiere, per fare in modo che «chi non si è prenotato si possa presentare direttamente al punto vaccinale mobile» per ricevere il siero. Accanto a questo sistema, c’è poi l’azione svolta dai medici di medicina generale, nel cercare di recuperare chi non si è ancora vaccinato.
«Speriamo di poter allargare la platea delle persone che si potranno vaccinare – afferma Saltamartini – perché alla fine di luglio avremo completato la rosa di coloro i quali si sono prenotati, circa un milione di persone», ovvero «un 70% della popolazione».
L’assessore aggiunge «speriamo si possa avere fiducia nella scienza, la quale in tutti i Paesi occidentali e sviluppati, ripone l’antidoto contro il covid, nel vaccino». Per quanto concerne le dosi a disposizione, dichiara che «c’è una disponibilità più bassa di vaccini Pfizer e Moderna» impiegati per le persone tra i 12 e i 59 anni, dopo l’indicazione di somministrare AstraZeneca e Johnson & Johnson solo agli over 60.
Sui focolai l’assessore spiega «stiamo cercando di circoscriverli, tuttavia è necessario non abbassare mai la guardia e valutare tutte le capacità possibili del servizio sanitario di prevenire la diffusione del virus». Intanto però gli ospedali si stanno svuotando