ANCONA – Accelera la campagna vaccinale negli ambulatori dei medici di famiglia. L’incremento nel numero di dosi in arrivo nelle Marche ha fatto si che anche le forniture consegnate ai medici abbiano registrato numeri in crescita. Solo questa settimana, la prima di giugno, nella nostra regione sono giunte complessivamente oltre 133mila dosi di sieri contro il covid-19: ieri 39.300 dosi di Vaxzevria (ex AstraZeneca) e 8.900 dosi di Johnson & Johnson, mentre martedì erano state consegnate oltre 81mila dosi di siero Pfizer Biontech e 8.900 di Moderna.
A fare il punto della situazione è Massimo Magi, presidente Fimmg Marche, federazione italiana medici di medicina generale. «La campagna vaccinale sta avendo una accelerazione e a parte una sacca di inefficienza nel Fermano dove non si riesce a sbloccare una consegna di vaccini adeguata, nelle altre province l’operazione procede bene».
Magi spiega che, a differenza delle settimane scorse, quanto ai medici di famiglia vengono consegnate pochissime dosi, adesso i quantitativi ci sono e vengono erogati con regolarità «Abbiamo quantitativi buoni di Pfizer-Biontech – afferma – , marginali di Moderna, qualche dose di AstraZeneca per i richiami degli over 60 e da ieri ci stanno consegnando anche flaconi di Johnson & Johnson. La disponibilità di vaccini ha ormai fatto decollare la campagna».
Il Johnson & Johnson che viene utilizzato sugli over 80 e consente di immunizzare con una sola dose «è molto maneggevole visto che non richiede diluizione e si conserva a temperature più elevate – prosegue – questo ci consente di poter procedere più spediti».
Nei giorni scorsi l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini aveva annunciato che da metà giugno progressivamente la campagna vaccinale si sarebbe spostata dai punti vaccinali agli ambulatori dei medici, Magi fa notare che si tratta di un passaggio che conduce dalla vaccinazione di massa a quella «di precisione». Cruciale però sarà il confronto tra la piattaforma primula e quella utilizzata dai medici di famiglia per verificare chi non si è ancora vaccinato.
Una verifica fondamentale per i medici che vogliono avere un ruolo attivo in questa campagna: «Una volta appurato chi non si è vaccinato, possiamo andare a chiamarlo per proporre la vaccinazione». Insomma i medici marchigiani puntano ad essere proattivi. «Noi siamo pronti – afferma – abbiamo una piattaforma utile a questo scopo, ma attendiamo che la Regione ci permetta di fare questo confronto. In Campania già utilizzano questo strumento».
Magi sottolinea che nelle ultime settimane la campagna vaccinale negli ambulatori medici dell’Anconetano ha raggiunto una media di 12-15mila inoculazioni a settimana. I medici di famiglia sono entrati nel processo di immunizzazione il 15 marzo: «Le Marche sono tra le prime regioni italiane per percentuale di dosi somministrate – spiega – la medicina ha dato un colpo d’ala alla campagna vaccinale».
Mancano all’appello numerosi 40enni, pensate in questa fascia d’età della popolazione di riuscire a colmare la lacuna nelle prenotazioni? «Credo che molti si rivolgeranno ai medici di famiglia, ma in ogni caso non lo vedrei come un elemento negativo. Alcuni li stiamo già cominciando a vaccinare e credo che anche tra i quarantenni riusciremo a raggiungere un buon risultato».
Cosa ci possiamo aspettare per i prossimi mesi? «Possiamo attenderci una riduzione della curva pandemica, il covid verrà sconfitto non solo con il vaccino, ma con le regole di comportamento: penso che mantenendo queste misure, mascherine, distanziamento, igienizzazione, mantenendo prudenza sugli assembramenti e vaccinandoci, avremo una estate positiva e migliore, che vedrà ripartire anche la parte economica. Probabilmente potremo avere anche una maggiore sicurezza per affrontare l’inverno».