ANCONA – Tra oggi e domani aprirà lo slot delle prenotazioni per la vaccinazione dei caregiver, mentre presto verrà aperta anche quella per gli over 60. Ad annunciarlo, questa mattina, è stato il direttore generale Asur Marche, Nadia Storti a margine della visita del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Francesco Paolo Figliuolo e del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, nel punto vaccinale di Ancona, all’impianto sportivo Paolinelli.
«Oggi (8 aprile, ndr) – ha annunciato Nadia Storti – viene aperta anche la slot per il personale sanitario per il quale il nuovo decreto ha previsto l’obbligatorietà della vaccinazione che non sono inserite negli albo». Si tratta degli operatori socio sanitari e degli educatori non dipendenti del servizio salute e che essendo privi di ordine non sono ancora stati sottoposto all’inoculazione: da oggi però potranno prendere appuntamento per essere sottoposti alla vaccinazione.
Sollecitata sugli slot di prenotazione dei soggetti estremamente vulnerabili, Storti ha dichiarato «li stiamo vaccinando. Abbiamo un piccolo ritardo su quelli che si trovano a casa», ma «aiuteremo i medici di medicina generale». Inoltre ha chiarito che nei punti di vaccinazione ospedaliera è in corso l’inoculazione su diabetici, oncologici, cardiopatici e neurologici, mentre «in alcuni punti di vaccinazione territoriale, come questo (di Ancona, ndr) abbiamo delle linee di produzione anche per gli ospedalieri, per non mandare tutti in ospedale perché abbiamo anche la necessità di non assemblare le persone all’interno delle strutture ospedaliere».
Il direttore generale Asur Marche ha annunciato «presto apriremo la fascia 60-70 anni» in base «al carico di vaccini che abbiamo», non ha però indicato una data certa. Sollecitata sulla questione dei riservisti, che ha suscitato polemiche anche nelle Marche, ha dichiarato: «Non abbiamo liste di riservisti, perché abbiamo un overbooking e chiamiamo prima eventuali soggetti che possono essere vaccinati».
Intanto le Marche, rientrate in area arancione dopo un mese in zona rossa, vedono ancora una occupazione elevata di posti letto in terapia intensiva e in area non critica, anche l’incidenza dei nuovi positivi è scesa. «Il contagio frena – fa notare -, ma molto più lentamente di quelle che potevano essere le aspettative, a causa della variante inglese che è molto infettiva e colpisce molto rapidamente, e forse anche per i comportamenti stessi della popolazione, che non è molto attenta».
Storti sottolinea: «Abbiamo visto quello che è successo dopo Carnevale, mi auguro che non accada la stessa cosa dopo Pasqua: ci vuole una responsabilità civile e sociale da parte di tutti perché non è solo la nostra salute in gioco, ma quella di tutti i cittadini soprattutto dei più fragili».
In ogni caso ha sottolineato che la riduzione dell’incidenza «ha dato un po’ di respiro all’interno delle strutture ospedaliere, i posti di terapia intensiva sono sempre molto elevati, perché la degenza media è molto lunga, per cui dimettendo di meno, quei pochi che arrivano in questi giorni non trovano a volte posto».
Snocciolando i numeri afferma «abbiamo viaggiato per mesi» in una situazione in cui «ogni giorno necessitavano di un posto letto tra 100 e 150 pazienti, mentre in questi giorni siamo sotto i 50, questo significa che un risultato lo stiamo vedendo». Poi l’appello ai comportamenti corretti a non essere «fatalisti pensando tanto a me non prende» perché come evidenzia «il virus non perdona» e «tutto dipende dai comportamenti di ognuno».
«L’aumento della copertura vaccinale per chi ha avuto contatto con il virus, si è ammalato, è asintomatico o meno, e l’aumento dei vaccinati – afferma – ci permetteranno di creare quell’equilibrio in modo tale che il virus circolerà di meno. Speriamo con l’estate di riuscire ad avere un momento di maggiore tranquillità. Questo è indispensabile perché bisogna riprendere la vita normale e le attività».