ANCONA – Sì alle riaperture serali dei ristoranti in zona bianca e gialla. È il concetto espresso oggi ai giornalisti dal presidente regionale Francesco Acquaroli a margine degli Stati Generali del Turismo, promossi da Confcommercio Marche Centrali. L’associazione che rappresenta nelle Marche oltre 5mila imprese attive nel comparto turistico, sta cercando di ottenere dal governo Draghi, la riapertura serale delle attività di ristorazione, provate dal continuo apri e chiudi, legato alle zone di rischio.
Il governatore ha spiegato che «dove c’è una zona gialla e bianca dovrebbe essere possibile poter usufruire di questi servizi, almeno fino ad una certa ora, non dico fino alle 22» ha precisato, sottolineando che in questo modo «potremo evitare gli assembramenti che vengono fatti nelle abitazioni private».
«Meglio distanziati in un luogo pubblico, che assembrati in un luogo privato – ha detto – , come per le attività del settore del fitness, penso ai personal trainer, a lezioni individuali e di gruppo», precisando che questa riapertura è possibile in un trend di contagi «che sia compatibile», ovvero basso.
«Pensare di non far vivere queste attività per i prossimi mesi è una limitazione importante – afferma – : tutto può essere occasione di contagio e innalzamento della curva, bisogna saper discernere e educarci ed avere comportamenti giusti in tutte le occasioni». Una richiesta, quella della riapertura serale, che il governatore presenterà al confronto Stato Regioni di domani (25 febbraio) in vista del nuovo Dpcm, il primo dell'”era” Draghi.
Il presidente della Regione Marche invierà un documento al governo, nel quale formulerà le istanze del mondo turistico ed economico più in generale, chiedendo di consentire alle imprese, che possono operare in sicurezza, di poter lavorare. Prioritaria poi la campagna vaccinale, che permetterà di uscire da una logica, finora improntata su meccanismo di chiusure a cui non sempre fanno fronte ristori adeguati o immediati.
Intanto oggi nelle Marche sono arrivate 18.700 dosi di vaccino Pfizer e 2.500 di Moderna. Procede la campagna vaccinale degli over 80, con oltre 10.600 prime dosi già somministrate. L’assessorato alla Sanità sta predisponendo la piattaforma per la prenotazione delle vaccinazioni per i lavoratori dei servizi essenziali, come gli insegnanti, le forze dell’ordine e altri, che riceveranno l’AstraZeneca.