ANCONA – Via libera alla riorganizzazione della macchina amministrativa della Regione Marche. Lo annuncia il presidente Francesco Acquaroli, spiegando che oggi – 11 ottobre – «abbiamo approvato in Giunta» la nuova organizzazione.
«Passiamo da 12 servizi a 6 dipartimenti – spiega -. Una riforma epocale che si propone l’obiettivo di rendere l’apparato più semplice, veloce e aderente ai bisogni reali di cittadini, famiglie e imprese. In sostanza una struttura più compatta, coordinata e fruibile che sappia essere all’altezza di un mondo sempre più competitivo. Si concretizza così una delle riforme più importanti del nostro programma di governo».
Sei i dipartimenti più l’Avvocatura e l’Ufficio speciale per la Ricostruzione con competenze ridefinite. È il nuovo assetto che dovrà garantire il perseguimento degli obiettivi di governo definiti nel Piano programmatico quinquennale 2020-2025. I sei dipartimenti sono: Segreteria generale; Programmazione integrata, Ue e risorse finanziarie, umane e strumentali; Infrastrutture, Territorio e Protezione Civile; Politiche sociali, Lavoro, Istruzione e Formazione; Salute; Sviluppo economico.
A questi si aggiungono l’Avvocatura regionale e Attività legislativa che ha una sua autonoma collocazione per garantirne autonomia e indipendenza, l’Ufficio speciale per la Ricostruzione che con atto separato è stato ridefinito nelle sue competenze e nell’organizzazione amministrativa alla luce delle modifiche normative e delle competenze afferenti alla ricostruzione che nel corso del tempo si sono modificate. Il Gabinetto del presidente della Giunta non costituirà una struttura dirigenziale, ma è chiamato a svolgere specifici compiti assegnati dal Presidente oltre a quelli di competenza.
Entro 7 giorni dall’approvazione del provvedimento verrà attivato l’interpello della durata di 10 giorni per la raccolta delle manifestazioni di interesse al fine del conferimento degli incarichi di direzione dei Dipartimenti. A seguire poi gli altri incarichi. «Lavoriamo per la semplificazione e l’efficienza dei procedimenti amministrativi – conclude il governatore – con la conseguente riduzione dei costi e dei tempi della burocrazia e il miglioramento generale dell’efficacia dell’azione regionale».
«Sotto il profilo della capacità di spesa la Regione ritiene fondamentale fornire risposte certe e rapide alle famiglie, ai cittadini e alle imprese anche in relazione all’utilizzo delle risorse derivanti dalla programmazione comunitaria 2021/2027 e di quelle derivanti dal Pnrr – afferma l’assessore regionale con delega al Personale Guido Castelli -. Altrettanto importante è evitare una eccessiva frammentazione delle strutture dirigenziali e la sovrapposizione delle competenze armonizzando e razionalizzando i processi e i procedimenti a livello regionale. Ulteriore obiettivo è quello di assicurare un ruolo fondamentale alla digitalizzazione e all’informatizzazione con particolare attenzione alla interoperabilità dei sistemi a alla semplificazione dell’uso a favore del cittadino utente. A tutto questo dovrà accompagnarsi il necessario e correlato percorso di sviluppo e valorizzazione del capitale umano».