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Ancona, a Villa Amalgià una stanza degli abbracci

Iniziativa per gli ospiti della struttura che potranno riabbracciare i loro cari in totale sicurezza, sostenuta da Fondazione Cariverona. Sarà operativa la prossima settimana

Stanza degli abbracci

ANCONA – Anche il capoluogo, dalla prossima settimana, si doterà di una «stanza degli abbracci». Verrà realizzata nella residenza per anziani e persone con disabilità «Villa Amalgià», in modo da consentire agli ospiti di poter finalmente riabbracciare, in totale sicurezza, i loro familiari.

Sin qui, gli incontri nella struttura dorica tra chi la vive e i parenti, pur già ripristinati con modalità definite dal Ministero della Salute, sono stati sporadici, in considerazione delle complesse procedure di accesso. A tal proposito il Comune di Ancona, nel tentativo di agevolare le famiglie, ha deciso di allestire una stanza dedicata, in collaborazione con la Fondazione Cariverona che ha finanziato il progetto nell’ambito di una serie di interventi destinati a supportare le persone più vulnerabili. Tra gli altri si ricorda anche la mensa per i poveri che, nei mesi più freddi, ha dato risposte a tante persone in cerca di un pasto caldo e un luogo dove ristorarsi.

La stanza degli abbracci è un’idea innovativa, pensata per far fronte all’isolamento e alla solitudine imposti dalla pandemia. È già stata sperimentata in altre città italiane, riscuotendo un buon successo in termini di fruizione. Quella di Villa Amalgià sarà dotata di un tunnel gonfiabile, con una morbida parete trasparente, perfettamente stagna ed isolante, attraverso la quale gli ospiti potranno coccolare i propri parenti. Sarà comprensiva di manicotti in poliuretano che permetteranno di avvertire, senza rischi di contagio, quel calore generato dal contatto tra le mani che troppo spesso è mancato.

«Una proposta che guarda oltre la situazione del momento – fanno sapere dal Comune di Ancona – e che potrà assicurare il mantenimento del legame anche nei prossimi mesi, qualora le condizioni lo rendessero necessario». Gli incontri saranno programmati previo accordo con la direzione della residenza nelle giornate di lunedì, martedì e giovedì e vedranno la presenza del personale specializzato. I familiari, come per gli accessi in struttura, dovranno mostrare le certificazioni di vaccinazione anti-Covid, avvenuta guarigione o tampone negativo 48 ore prima dell’incontro. Si privilegeranno «riunioni» in spazi aperti, nel giardino di Villa Amalgià.

«Portare affetto e calore, volersi bene e dimostrarlo con la modalità oggi possibili è la spinta alla base di questo tipo di iniziative, rivolte in particolare alle persone vulnerabili, agli anziani nei loro ultimi anni di vita – specifica ancora l’ente dorico -. Una urgenza magistralmente espressa nella campagna di comunicazione per “La stanza degli abbracci” sollecitata dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 e ideata dal regista Giuseppe Tornatore. Nel ringraziare Tornatore, il Ministro per la Salute, Roberto Speranza, lo aveva ribadito con forza: “Dobbiamo volerci bene”. È esattamente questo lo spirito che impronterà la stanza degli abbracci di Villa Almagià e tutti coloro che con essa si misureranno, fruitori e operatori».