ANCONA – La violenza di genere è un fenomeno che nelle Marche registra un trend «in aumento che assume, di volta in volta, i tratti della violenza fisica, psicologica, ma anche economica e che delinea un panorama di latenza e profondo radicamento all’interno della società». Emerge dalla presa d’atto del ‘Rapporto sulla violenza di genere nella regione Marche nell’anno 2022’ da parte della Commissione Sanità. Il report arriverà in Consiglio regionale nella seduta del 21 novembre.
Dai dati «si conferma che l’ambiente domestico è il luogo dove gli atti di violenza vengono maggiormente perpetrati da parte di una figura maschile, quasi sempre il coniuge, molto spesso con lavoro stabile e senza apparenti problemi di natura psicologica.
Il report fornisce anche il dato sugli uomini che si sono rivolti ai centri per uomini autori di violenza, un servizio di rieducazione attivato nel 2022, con una sede regionale a Macerata e quattro sportelli uno per ciascuna delle altre province. A questi servizi hanno fatto accesso 98 uomini, il 90% dei quali su disposizione del Tribunale e il restante 10% su base volontaria.
Il ‘Rapporto sulla violenza di genere nella regione Marche’ ha cadenza annuale ed è previsto dalla legge regionale 32/2008 “Interventi contro la violenza sulle donne”. Nel report sono messi nero su bianco i dati relativi ai centri antiviolenza e alle case rifugio, oltre che ai centri per uomini autori di violenza. Il Rapporto conta 113 pagine.