Attualità

Voli cancellati, scoppia la polemica

Pd duro con il capogruppo Mangialardi. Italia Viva e Uil Marche chiedono risposte dopo la cancellazione dei voli da parte di Aeroitalia

L'aeroporto di Ancona

ANCONA – Non si arresta la polemica dopo lo stop dei voli annunciato da Aeroitalia dall’aeroporto di Ancoma per Bucarest, Barcellona e Vienna. La segretaria regionale del Pd Chantal Bomprezzi commentando le dichiarazioni del presidente Acquaroli secondo cui «si tratta di una scelta commerciale unilaterale dell’azienda» dichiara «questo non è vero, ma è la conseguenza di impegni presi e non mantenuti da Atim, che è la società della regione Marche».

«Non è corretto poi rimandare ad un protocollo d’intesa, che vuol dire tutto e niente, con la Raynair, sviando il discorso, quando non si e nemmeno in grado di portare avanti l’esistente – prosegue Bomprezzi -. La presidente del Consiglio Meloni può fare tutte le visite che vuole ma sta prendendo in giro i marchigiani visto che abbiamo una regione sempre più isolata, su questo ricordiamo ad esempio il mancato finanziamento al raddoppio della Orte-Falconara».

Il capogruppo del Pd, Maurizio Mangialardi attacca affermando «in Regione un tutti contro tutti che rischia di far precipitare il nostro aeroporto in una crisi irreversibile». «Siamo ormai alla farsa» dice il dem in una nota stampa, nella quale spiega che «i tagli annunciati ieri dalla stessa compagnia non solo rischiano di vanificare l’opera di risanamento economico-finanziario avviata dal centrosinistra nella scorsa legislatura, ma potrebbero far precipitare l’aeroporto in una crisi irreversibile».

«Auspico che la situazione si chiarisca – afferma Mangialardi – e spero che ci siano margini per recuperare almeno il taglio dei voli di continuità territoriale verso Roma, Napoli e Milano annunciato da Aeroitalia per il prossimo anno. In tal senso, abbiamo già chiesto ai nostri parlamentari di mettersi in contatto con l’Enac. Ma oggi la domanda da porsi è un’altra prosegue la nota stampa – : il presidente, la giunta e i consiglieri regionali del centrodestra hanno la competenza e soprattutto la credibilità necessaria per affrontare una partita così delicata. Le imbarazzanti parole di Acquaroli, che ha parlato di una scelta commerciale unilaterale dell’azienda, fanno propendere per una risposta negativa. Basti dire che sono state sonoramente smentite addirittura dall’Atim, società della Regione Marche, e dalla direzione del Sanzio, che hanno invece indicato chiaramente nel fallimento delle negoziazioni con Aeroitalia». Secondo quanto sostiene Mangialardi nella nota stampa ci sarebbe stato il «mancato pagamento» della somma che sarebbe stata prevista «dall’accordo di promozione, il motivo del disimpegno dell’azienda. Una lettura che confermerebbe i mancati adempimenti denunciati dalla stessa Aeroitalia da parte dell’Atim».

Fabiola Caprari, segretaria regionale Italia Viva

Sulla questione interviene anche Italia Viva con la segretaria regionale di Italia Viva Fabiola Caprari. «Il Presidente Acquaroli chiarisca immediatamente cosa sta accadendo con il vettore Aeroitalia – dichiara in una nota stampa – Leggiamo con sgomento la comunicazione ufficiale di Aeroitalia che ha in maniera unilaterale cancellato i voli verso Vienna, Barcellona e Bucarest, adducendo come motivazione il mancato rispetto degli accordi da parte della regione. Quali garanzie erano state date e che accordi sono stati disattesi? Proprio questi voli internazionali sono per noi estremamente rilevanti per il sostegno al turismo in arrivo verso la regione Marche».

Caprari prosegue: «Chiediamo quindi alla regione di spiegare a quali inadempienze faccia riferimento Aeroitalia e come si possa immediatamente sanare questa grave situazione ai danni degli utenti marchigiani che avevano prenotato i voli e a cui sicuramente non basterà il rimborso del biglietto. Parliamo di vacanze prenotate da tempo o di impegni lavorativi di aziende marchigiane, questa situazione è grave e la regione deve rispondere con chiarezza. Quello che ci sconcerta è che Aeroitalia ha già avuto un comportamento simile con l’aeroporto di Forlì e che la compagnia dovrà intraprendere un contenzioso legato al marchio con ITA in quanto troppo simile al vecchio logo Alitalia. Insomma, la vicenda è alquanto oscura e noi di IV Marche chiediamo due cose: di chiarire immediatamente questa situazione e di pretendere che i marchigiani siano pienamente rimborsati per il disagio; che si metta in campo una politica di sviluppo dell’aeroporto che punti nel lungo termine con voli sostenibili e veramente necessari. Che non mirino solo a portare i marchigiani in vacanza ma anche e soprattutto a portare turismo di qualità nella nostra regione. Questo lo si può fare puntando a metà del nord Europa».

Giorgio Andreani, segreteria Uil Marche

A chiedere risposte è anche Giorgio Andreani, della segreteria regionale della Uil Marche che in una nota stampa chiede «chiarezza rispetto a quanto sta avvenendo al Sanzio perché, ultimo capitolo di una saga che non sembra trovare soluzione, in ballo ci sono i soldi dei contribuenti. La questione Aeroitalia/Sanzio non ha i contorni di un rapporto di natura economica tra imprese private che operano nel libero mercato ma riguarda un’azienda che usufruisce del sostegno di contributi statali. La Regione Marche è dunque chiamata a vigilare, a difendere in ogni sede la struttura aeroportuale – strategica per la regione – il servizio e i lavoratori che vi sono occupati da qualsiasi pretesa a scapito del pubblico interesse».

© riproduzione riservata