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Voli Aeroitalia, duri i democrat Mangialardi e Bora

Il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi e la consigliera dem Manuela Bora intervengono sulla vicenda dei voli Aeroitalia

L'aeroporto di Ancona

ANCONA – Il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi e la consigliera dem Manuela Bora intervengono sulla vicenda dei voli Aeroitalia. «Non siamo più disposti ad attendere altro tempo: Regione Marche e ATIM da mesi non forniscono riscontro concreto alle reiterate richieste di accesso agli atti rispetto al contratto stipulato tra ATIM e Aeroitalia – si legge in una nota stampa di Mangialardi – Ho dunque provveduto stamattina ad inviare via PEC una puntuale richiesta di delucidazioni e di documentazione rivolta alla compagnia aerea Aeroitalia».

Il dem spiega: «Mi sono rivolto direttamente al vettore per chiedere se questo contratto esista effettivamente, quali siano i contenuti dello stesso, se sia stato rispettato da ATIM e se esista effettivamente la “clausola di riservatezza” (che deve essere scritta e formalizzata, non esistono clausole di riservatezza verbali!) alla quale l’assessore Brandoni si è appellato in Aula per evitare di rispondere alle nostre interrogazioni. E se davvero, oltre ai cittadini marchigiani e al sistema del turismo regionale, anche Aeroitalia fosse la parte lesa di un comportamento vergognoso e irrispettoso di ATIM, che potrebbe non aver rispettato i patti stipulati, mettendo in grave difficoltà la compagnia aerea? – chiede Mangialardi -In attesa di risposta a questo interrogativo, sto predisponendo una richiesta di commissione d’inchiesta per chiarire definitivamente la vicenda».

«Risulta ormai evidente la responsabilità politica del Presidente Acquaroli e dell’assessore Brandoni – conclude il dem-: la Giunta regionale ha voluto fortemente ATIM, investendo risorse ingenti sottratte ad altre esigenze dei cittadini marchigiani, per creare un carrozzone assurdo che ora non sono in grado di gestire. Nel frattempo, è stato cancellato ieri il collegamento per Barcellona e ad Ottobre 2024 saranno interrotti i voli di continuità territoriale: è iniziato bene quello che Acquaroli ha definito nella conferenza stampa del 29 dicembre scorso “l’anno dei record per l’Aeroporto Sanzio”!».

La consigliera del Pd Manuela Bora in una nota stampa sostiene che sul «caos voli al Sanzio di Falconara, la responsabilità è tutta di Acquaroli». «È soltanto dalla stampa che abbiamo appreso della convocazione d’urgenza, da parte del Governo, di un tavolo ministeriale sul caso dell’aeroporto Raffaello Sanzio, incontro che si è tenuto lo scorso venerdì. Ricordo al presidente Acquaroli che su questa vicenda non mollo e continuerò a sollecitare chiarezza» scrive.

La dem preannuncia un accesso agli atti per «esaminare i documenti discussi al tavolo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre alla relazione redatta dall’ingegner Nardo Goffi (Dirigente Dipartimento Infrastrutture della Regione Marche) e le conclusioni dell’incontro». Bora evidenzia anche alcuni dettagli dell’accordo e segnala «una preoccupante sovrapposizione tra i bandi modificati da Atim (l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche fortemente voluta dalla Giunta Acquaroli) e i contratti di sponsorizzazione, che teoricamente non dovrebbero essere correlati. Se avessimo affidato la gestione direttamente agli uffici della Regione Marche, anziché a un’agenzia esterna, probabilmente ora non staremmo riscontrando queste problematiche».

«Il fallimento di questo accordo – si legge nella nota – , proprio mentre il brand Let’s Marche viene promosso in tutta Italia, è una responsabilità che ricade direttamente sul presidente Acquaroli, che detiene anche la delega al turismo». Bora afferma poi che «il rilancio dell’aeroporto, messo in salvo con grandi sacrifici dalla Giunta Ceriscioli, era una delle promesse elettorali dell’attuale governatore. Finora purtroppo l’unica cosa che sono stati capaci di fare è raccogliere un’imbarazzante immagine a livello europeo».

Poi ricorda le «numerose richieste di accesso agli atti proprio su questo tema sono state presentate dai consiglieri regionali del Pd e dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle Marta Ruggeri». In particolare, la consigliera Bora in precedenza aveva inoltrato «richieste per visionare copie della corrispondenza (PEC, cartacea ed e-mail) tra Atim/Aeroitalia e Atim/uffici regionali, oltre alle copie dei contratti attivi o rescissi per le attività promozionali svolte da Aeroitalia per conto di Atim e copia dei documenti relativi all’aggiudicazione del servizio ad Aeroitalia e alla stipula del contratto. Finora – spiea – non ho ricevuto alcun documento. Nel sollecito ho coinvolto il Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Dino Latini, garante delle prerogative dei Consiglieri. Qualora non ricevessi i documenti richiesti, sarò costretta a rivolgermi al Tar Marche».

«Sull’Aeroporto delle Marche c’è chi sta lavorando per rilanciare lo scalo e chi mistifica quotidianamente la realtà. I numeri, però, non mentono, e raccontano di un 2023 da record per lo scalo anconetano, come ha annunciato il presidente Acquaroli nella conferenza stampa di fine anno – replica il capogruppo di Fratelli d’Italia Simone Livi – : l’ottenimento della continuità territoriale dopo due anni di lavoro congiunto con il Governo e l’Unione Europea, 530 mila passeggeri raggiunti, +75% di destinazioni rispetto all’anno precedente, l’Accordo per l’aerospazio con il Cnr, l’uscita dal commissariamento Ue».

«I voli di continuità sono un risultato storico – insiste -che va verso la direzione di rompere l’isolamento infrastrutturale delle Marche, causato da decenni di mancati investimenti e programmazione, e che tramite Enac garantisce per i prossimi tre anni i collegamenti aerei dalle Marche per le principali città italiane, Roma, Milano e Napoli. Il lavoro della giunta Acquaroli per il rilancio dello scalo è sotto gli occhi di tutti i cittadini marchigiani, escluso evidentemente il Pd che ha la memoria corta e continua nel goffo tentativo di attaccare l’amministrazione regionale che ha l’unica colpa di aver ereditato una situazione critica e di lavorare ogni giorno per rilanciare l’Aeroporto. Chi oggi attacca – prosegue in una nota stampa – , gli stessi che hanno governato le Marche per decenni, non ha mai spiegato cosa sia accaduto nella precedente gestione, quasi fallimentare, che ha causato la privatizzazione dell’Aeroporto».

«Il Pd spieghi ai marchigiani cosa è accaduto per ridurre la proprietà pubblica della Regione ad un 8% – ammonisce – , prima di dare lezioni a chi da tre anni, giorno dopo giorno, è impegnato a colmare i gap ereditati e salvaguardare le infrastrutture marchigiane. Ma continuare a mistificare la realtà, attribuire alla Regione e al governatore Acquaroli delle fantomatiche responsabilità, e soprattutto a tifare contro le Marche è un atteggiamento che vorremmo non vedere più da parte di questa opposizione. Se Mangialardi avesse davvero ascoltato le parole del presidente Acquaroli nella conferenza stampa – conclude -, lo avrebbe sentito chiaramente affermare che l’unico rammarico in questa vicenda è che l’Aeroporto non sia più pubblico, ma sostanzialmente privato, una perdita per il patrimonio della comunità marchigiana che di certo non è imputabile all’amministrazione di centrodestra».

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