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Zes, il centrodestra replica ai dem: «Il Partito Democratico fa confusione, il governo Meloni ha molto a cuore le Marche»

«L'attacco di alcuni esponenti del Partito Democratico nei confronti del Governo Meloni e della Giunta Acquaroli è scomposto, incoerente e chiaramente strumentale»

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ANCONA – «Sulla Zes il Partito Democratico fa confusione, il governo Meloni ha molto a cuore le Marche». A dirlo sono la senatrice Elena Leonardi (Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Marche), l’onorevole Giorgia Latini (Coordinatore regionale della Lega Marche), l’onorevole Francesco Battistoni (Commissario regionale di Forza Italia Marche) e Antonio Saccone (Commissario regionale dell’Udc Marche).

«L’attacco di alcuni esponenti del Partito Democratico nei confronti del Governo Meloni e della Giunta Acquaroli è scomposto, incoerente e chiaramente strumentale – si legge nella nota stampa degli esponenti di centrodestra -. Innanzitutto, sul tema della Zes (Zona economica speciale, ndr) va ricordato come il recente decreto promosso dal Ministro Fitto è finalizzato a riordinare le Zes già esistenti e istituite secondo la normativa risalente al 2017».

Ad andare all’attacco era stato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Maurizio Mangialardi, secondo il quale «il Decreto Caivano smentisce tutte le promesse elettorali della destra marchigiana sulla Zes».

Secondo i quattro commissari di FdI, Lega, FI e Udc, «ogni polemica riguardante le Zes, dunque, è priva di fondamento da parte di chi ha governato quasi ininterrottamente dall’anno del sisma al 2022. Del resto, la prospettiva di istituire una Zes Marche (o la possibilità di un estendimento ad una porzione di territorio marchigiano di quella Abruzzese) non ha mai goduto dei necessari finanziamenti. La realtà é che negli anni in cui il Pd è stato al governo dopo il Sisma nulla è stato fatto per migliorare la situazione economica e infrastrutturale della nostra Regione».

«Sul fatto che al Governo Meloni non interessino le Marche – si legge – il Pd semplicemente sbaglia: basta ricordare i 400 milioni destinati all’alluvione, i 700 milioni per le strade del cratere sismico e i 9 milioni per la continuità territoriale che consentiranno di proiettare le Marche nel mondo in modo sempre più strutturale. Va poi ricordato come con il Decreto 3/23 si sia veramente sbloccata la ricostruzione, stabilizzando il personale, intervenendo sull’Iva che non verrà più anticipata per la ricostruzione produttiva e derogando il numero minimo degli alunni per classe nelle scuole del cratere fino al 2028/2029».

Queste iniziative spiegano i commissari dei partiti di centrodestra «in cui oltre al Governo Meloni si è vista la partecipazione e la collaborazione proficua della Giunta Acquaroli, dimostrano come sia totalmente l’opposto del vero l’accusa di un abbandono delle Marche. Le Marche sono una priorità del Governo e il Centrodestra marchigiano è in prima linea per difendere gli interessi dei marchigiani».

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