ANCONA – Dal 26 aprile torna la zona gialla in Italia, via libera alle lezioni in presenza per le scuole di ogni ordine e grado (sia in fascia gialla che arancione) e riapertura delle attività di ristorazione, sport e spettacolo nelle aree all’aperto e dove i numeri del contagio da covid-19 sono bassi. Sono le principali novità annunciate dal premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa, trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il governo con l’ultimo decreto aveva cancellato in via precauzionale la zona gialla in tutto il Paese per tutto il mese di aprile (fino al 30), in seguito alla terza ondata della pandemia. Ma dopo il confronto con la cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità, la decisione di anticipare di alcuni giorni la reintroduzione di questa zona che prevede minori restrizioni, grazie al miglioramento della curva dei contagi.
Un giallo rafforzato legato sia all’andamento dell’epidemia, che delle vaccinazioni, specie delle persone anziane e fragili. La zona gialla farà scattare delle riaperture per le attività rimaste chiuse a causa della pandemia, come bar e ristoranti che potranno tornare a servire a tavola non solo il pranzo, ma anche la cena. Ad avere la precedenza però saranno le attività all’aperto.
Oltre alla ristorazione, a riaprire i battenti saranno anche musei, teatri, cinema, spettacoli, eventi sportivi, piscine, palestre, attività sportive, fiere, congressi, stabilimenti termali e parchi tematici.
In base a quanto annunciato in conferenza stampa, il calendario delle riaperture vedrà alcune date chiave: dal 15 maggio potranno riaprire le piscine all’aperto, dal primo giugno alcune attività connesse alle palestre, mentre a partire dal primo luglio potrebbero tornare le fiere.
Anche in questo caso il fil rouge che guiderà le riaperture sarà sempre il principio secondo il quale all’aperto è più difficile contagiarsi, come ha spiegato a chiare lettere il ministro della Salute Roberto Speranza.
L’altra novità riguarda la ripresa degli spostamenti tra regioni gialle e con un pass anche tra regioni di colori diversi. Inoltre le scuole di ogni ordine e grado potranno tornare alle lezioni in presenza sia in zona gialla che arancione, mentre nella fascia rossa le attività saranno suddivise tra didattica in presenza e didattica a distanza.
«È importante ricominciare a riaprire – dichiara Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali – , da capire però come verranno attuate queste riaperture: noi siamo contrari ai due metri fra i clienti all’interno dei locali, ma in ogni caso vediamo in maniera molto favorevole questo cambiamento di rotta del governo che ha finalmente capito che c’è un comparto che sta soffrendo da un anno».
Proprio nei giorni scorsi Confcommercio aveva messo in atto una mobilitazione nazionale per fare pressing sulle riapertura, iniziative che evidentemente, come sottolinea Polacco, «hanno funzionato».
Al momento non è previsto lo slittamento dell’orario del coprifuoco che a quanto pare rimarrà ancora fissato alle 22, ma su questo Confcommercio annuncia «daremo battaglia» anche sulle distanze all’interno dei locali.