JESI – «Ho sentito molto teatro in tv, molte dichiarazioni false. Andreea era una ragazza brava, una lavoratrice, ha studiato, aveva amici, aveva vita regolare. Sì, era una ragazza ribelle, dopo che ha conosciuto persone sbagliate si è rovinava, si è rovinata la vita. Sbagli amicizie e ti rovini la vita.
L’unica persona che ora soffre è la mamma, tutto il resto è teatro, solo quello fanno, e questa cosa disturba». Rompe il silenzio la famiglia di Andreea Rabciuc, la 27enne di origine romena di cui non si hanno più notizie dal 12 marzo scorso. La giovane è scomparsa dalle campagne di Montecarotto, dopo un party, e da quasi due mesi nessuno l’ha più vista e sentita.
Ieri sera, 4 maggio, alla trasmissione “Chi l’ha visto?” la mamma della giovane ha parlato attraverso il compagno per difendere la figlia. Una ragazza solare, campionessa di tiro a segno, che aveva studiato arte e le piaceva disegnare. Il parlare di Andreea in televisione e sulla stampa «ci disturba», ha detto il compagno della mamma della 27enne non condividendo quando si sta dicendo sulla ragazza. La madre di Andreea non vuole parlare per ora: «io la sto proteggendo – ha ribadito il compagno – non vogliamo la ribalta (mediatica, ndr.), è chiusa nel dolore». Poi ha negato che la ragazza sia mai stata ad Amsterdam precisando che era stata in Olanda «da una famiglia seria di nostra conoscenza e poi è tornata».
Simone Gresti, il fidanzato della scomparsa, unico indagato sulla vicenda per sequestro di persona, ha voluto rassicurare di nuovo i familiari della giovane.
«Posso capirli, hanno tutta la mia comprensione, vivono un periodo di inferno non avendo notizie e pensando pure a tutto il peggio che si possa pensare, lo capisco. Ho già cercato di rassicurare la mamma in tutti i modi: non c’è stata tutta questa baraonda che stanno pubblicizzando. Andreea è andata via sana, con la sue gambe, per sua scelta, nessuno l’ha forzata, purtroppo nessuno l’ha rincorsa e mi spiace, mi sento in colpa, l’ho trattenuta altre volte riuscendoci, per una volta che l’ho lascia andare non potevo immaginare sparisse per quasi due mesi senza una traccia».
Quella mattina l’altra ragazza che era con loro nella roulotte, Aurora, aveva provato a raggiungerla mentre era ancora sul ciglio della strada, dopo che la 27enne aveva manifestato la decisione di andare via. Avrebbe provato a farla rientrare ma lei si sarebbe avviata a piedi. Simone ha pensato che alla vicina stazione di servizio, dove c’è anche un bar, lei avesse poi contattato qualcuno. «È sicuramente salita in macchina – ha detto – non c’è spiegazione, da lassù è impossibile», impossibile che abbia fatto il resto della strada a piedi.