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Osimo, l’Accademia d’arte lirica compie quarant’anni

Un periodo lungo e intenso durante il quale l’Accademia è diventata punto di riferimento e di formazione per cantanti di tutto il mondo. A parlarcene il direttore artistico Vincenzo De Vivo

Uno degli ultimi concerti dell'Accademia d'arte lirica
Uno degli ultimi concerti dell'Accademia d'arte lirica

OSIMO – L’Accademia internazionale d’arte lirica di Osimo compie quarant’anni. Un periodo lungo e intenso durante il quale l’Accademia è diventata punto di riferimento e di formazione per cantanti di tutto il mondo. Fondata nel 1979, forma e perfeziona nell’arte lirica giovani cantanti di provenienza internazionale attraverso l’insegnamento di tutte le discipline necessarie sotto la guida di autorevoli maestri e cura il loro inserimento nel mondo del teatro lirico segnalandoli ai responsabili delle Istituzioni musicali.

Il direttore artistico Vincenzo De Vivo
Il direttore artistico Vincenzo De Vivo

A tracciare un bilancio e un quadro delle attività future il direttore artistico Vincenzo De Vivo: «È un bilancio di grande soddisfazione quello dei primi quarant’anni dell’Accademia – racconta -. Tutto è partito da una felice intuizione di Venanzio Sorbini che ha raccolto personalità emerite ed è riuscito a fare della sua idea una realtà di formazione. L’Accademia ha creato una generazione di cantanti che hanno appreso lo stile del canto di professionisti non solo italiani. Negli anni l’ambito si è allargato, dal repertorio romantico si è passati al Barocco, al recitar cantando e al contemporaneo. Il bilancio appunto è molto positivo. Il nuovo cda con il presidente Pietro Alessandrini ha come obiettivo tra le altre cose rafforzare la base istituzionale ed economica e far entrare l’Accademia con tutto il suo contenuto antico in una modernità fatta di nuove strade di comunicazione e rapporti con i giovani. Grande la capacità di attrarre talenti da tutto il mondo infatti, tanto che negli anni è diventata un meeting point. La maggior parte dei cantanti proviene dall’estero dove la fama dell’Accademia è particolarmente diffusa: molti di loro, dopo essersi perfezionati qui, oggi hanno la cattedra di Università in Corea, Giappone e Stati Uniti. Come si dice, l’albero buono dà i frutti buoni».

In programma tanti eventi per il 2019, anno speciale: domenica 3 febbraio ci sarà un doppio concerto nel chiostro di San Francesco e prosegue “La musica dei poeti”, iniziativa che coniuga sapientemente la musica alla poesia rivolta anche agli studenti per stimolare la capacità di orientarsi con la letteratura e la musica. Tanti concerti anche al teatrino Campana fino al culmine con il Gianni Schicchi di Puccini al teatro “La nuova fenice” e una manifestazione che coinvolgerà anche gli ex allievi in omaggio per i quarant’anni. L’Accademia, ha aggiunto De Vivo, continua a puntare a una forte presenza territoriale, nelle scuole, nelle case di riposo e anche nelle case circondariali per dare la musica a coloro che ne sono privi.