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Anziani assistiti in hotel a Fabriano: il Tar Marche non concede la sospensiva

I giudici amministrativi non sospendeno gli effetti dell’ordinanza del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, con la quale si stabilisce la chiusura della struttura protetta per anziani senza la dovuta autorizzazione in un’ala dell’Hotel Gentile

FABRIANO – Gli anziani potranno rimanere in albergo a Fabriano, ma non essere assistiti – in modo esterno – dalla cooperativa. Questa, in estrema sintesi, la decisione del Tar Marche che non sospende gli effetti dell’ordinanza del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, con la quale si stabilisce la chiusura della struttura protetta per anziani senza la dovuta autorizzazione in un’ala dell’Hotel Gentile a Fabriano.

I giudici hanno motivato la loro decisione evidenziando come la struttura alberghiera non sia provvista di autorizzazione per l’esercizio di attività socio-sanitaria per anziani e/o soggetti in condizione di non autosufficienza e per mancanza dei requisiti strutturali e igienico-sanitari imposti dalla disciplina di settore. L’attività alberghiera potrà continuare ed essere svolta regolarmente.

I familiari degli anziani sono rimasti delusi da questa decisione e nelle prossime ore si incontreranno e decideranno se mettere in campo qualche altra iniziativa. Resta il fatto che i 32 anziani in albergo potranno, comunque, restare. Ma non essere assistiti dalla cooperativa fabrianese con la quale avevano firmato un regolare contratto.

La vicenda è partita il 16 novembre del 2018 a seguito di un sopralluogo dei Nas di Ancona a cui è seguita un’ispezione dell’Unità Valutativa dell’Asur. Secondo quest’ultimi è emerso che i 32 anziani ospitati da circa un anno presso la struttura dell’Hotel Gentile di Fabriano e presi in carico, esternamente, da una cooperativa fabrianese, di fatto non stavano soggiornando in un albergo, ma in una struttura adibita a residenza per anziani senza la dovuta autorizzazione. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, su input dei Nas e dell’Asur, ha firmato l’ordinanza di chiusura.

I parenti degli anziani si sono rivolti all’avvocato Enrico Carmenati che ha avanzato ricorso per chiedere la sospensiva dell’ordinanza sindacale in attesa del giudizio di merito. Ricorso discusso nella giornata del 23 gennaio scorso e rigettato questa mattina. I giudici del Tar Marche hanno, quindi, deciso di non accogliere la sospensiva, non fissando ancora una data per l’udienza di merito.

 

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