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Appalto pulizie negli ospedali, lavoratori in piazza a Pesaro: «A rischio la qualità»

Cgil, Cisl e Uil sollevano la questione dell'appalto con il ribasso al 23%. «Vogliono ridurre le ore, temiamo nosocomi più sporchi»

PESARO – Pulizie negli ospedali, i lavoratori sono scesi in piazza e hanno incontrato il Prefetto. Manifesti, fischi e cartelli come “Meno ore, ospedali più sporchi” durante il presidio di fronte alla Prefettura.

Una manifestazione nata a pochi giorni dalla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori delle pulizie di ospedali e presìdi sanitari di Area vasta 1.

Il nodo è molto intricato perchè, come spiegano Enza De Leo della Fisascat Cisl e Roberto Fiscaletti della Cgil, tutto parte dal «massimo ribasso degli appalti che penalizza i lavoratori. In pratica dopo diversi anni di contratti in proroga per la Dussmann e la Nuova Orizzonti, è stato avviato una nuova gara vinta dalla ditta di pulizie Dussmann aggiudicataria dell’appalto di ospedali e presìdi sanitari della provincia eccetto Marche Nord. Ma la gara è stata vinta al 23% di ribasso.

Ora i lavoratori sono 117 e la ditta è pronta a ridurre il monte ore dal 10 al 20% tagliando quindi gli stipendi. Mentre i 52 lavoratori che facevano capo alla Nuova Orizzonti vorrebbero assumerli con un monte ore al 12 e 50%, al di sotto di ogni contratto previsto. Temiamo non solo forti ripercussioni economiche per un centinaio di famiglie, ma anche un aumento di carichi di lavoro e una qualità del servizio a rischio».

La Filcams Cgil Pesaro Urbino, assieme Cisl e Uil, hanno ottenuto un incontro con il Prefetto di Pesaro Urbino Vittorio Lapolla.

Una delegazione è stata infatti ricevuta per trovare un accordo che possa mantenere stabili i posti e gli orari di lavoro dopo l’aggiudicazione dell’appalto alla società in questione, la quale ha dichiarato l’esistenza di “Una ridondanza di ore contrattuali settimanali nel complesso dell’organico sia del personale già alle proprie dipendenze sia quello da acquisire”.

Il termine “ridondanza” ha fatto scattare da parte del sindacato il sospetto che si tratti dell’ennesimo appalto al massimo ribasso che inevitabilmente pagheranno i dipendenti sia in termini di ore lavorate e quindi di salario sia la collettività visto che il servizio riguarda l’igiene e la pulizia di ospedali e strutture sanitarie.

«Il tentativo – chiudono i sindacalisti – è quello di trovare un accordo. Non possiamo accettare che la Dussmann penalizzi i lavoratori e rifiutiamo il principio dell’appalto al massimo ribasso che giudichiamo spregiudicato e lesivo della dignità personale dei lavoratori. Se l’incontro dovesse fallire, procederemo con lo sciopero e con tutte le iniziative possibili per giungere un accordo per la tutela di chi lavora e degli utenti della sanità pubblica».