CASTELFIDARDO – Un quartetto inedito per la giornata di chiusura del Jazz accordion festival di Castelfidardo promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco ed il sostegno di Ottavianelli, Scandalli e Zero Sette accordion per la direzione artistica di Simone Zanchini. Domani, domenica 26 gennaio, alle 18.30 all’On stage club a ingresso libero, in scena un ensemble che riunisce uno dei professionisti di punta del panorama italiano, quale il chitarrista Luca Pecchia, e giovani astri nascenti già attivi nelle più importanti realtà jazzistiche come Emanuele Di Teodoro al basso e Leonardo Rosselli ai sax.
Alla fisarmonica Antonino De Luca, già insignito della nomina di ambasciatore dello strumento made in Castelfidardo, tra i pochissimi allievi europei del grande Frank Marocco. Un gruppo di musicisti impegnati a ricordare il grande maestro statunitense, mentore e faro di tutti i fisarmonicisti che decidono di intraprendere le tortuose vie del jazz, in un’atmosfera densa di swing con tutta l’energia del bop delle composizioni originali del grande Marocco.
Sempre domani tornano a mezzogiorno al salone degli Stemmi del palazzo Comunale i “Concerti del Consiglio” promossi dall’assessorato alla Cultura in stretta sinergia con la scuola civica di musica “P. Soprani”. “Meloritmi improvvisati”, ovvero ritmo-melodia-improvvisazione estemporanea è un appuntamento originale e inedito. Il ritmo è l’elemento primitivo del linguaggio musicale e la melodia altro non è che l’alternarsi di suoni secondo un determinato ritmo. L’esigenza creativa che anima questo progetto musicale, al suo debutto assoluto nella rassegna “I concerti del Consiglio” è proprio quella di mettersi in gioco e di spingersi alle radici del fare musica insieme cercando nell’improvvisazione estemporanea la base di un linguaggio comune. Un ensemble atipico formato da due strumenti melodici, il sassofono di Leonardo Rosselli e la tromba di Pietro Murri, le cui linee vanno ad intrecciarsi alle ritmiche delle percussioni etniche di Luca Mattioni e della batteria di Andrea Elisei. Consapevoli delle diverse influenze musicali e mantenendo ciascuno la propria identità stilistica, i quattro musicisti si muoveranno tra standard jazz, musica latin, canzoni popolari e momenti di improvvisazione radicale cercando di portare gli ascoltatori all’interno di scenari sonori inusuali. Ingresso libero fino a capienza dei cento posti disponibili.