ARCEVIA – Domani (sabato 3 ore 17.30) l’inaugurazione del nuovo spazio ex Capuccini di Arcevia. La struttura trasformata in un centro polifunzionale.
La storia
La struttura fu eretta fra il 1622 e il 1625, e successivamente alla realizzazione del giardino Giacomo Leopardi – vivaio e giardino botanico voluto dal Corpo Forestale dello Stato alla fine dell’Ottocento – ne divenne porta d’accesso, con la sua imponenza e magnificenza. Dopo essere stato utilizzato nel corso del tempo per i più svariati scopi e dopo alcune gestioni private, chiuse per l’inadeguatezza degli spazi alla pubblica fruizione. Ora la struttura torna finalmente alla sua cittadinanza, dopo un’operazione di restauro e messa a norma ad opera dell’amministrazione comunale e grazie ai fondi del Gal Colli Esini e del Psr 2007/2013.
L’intervento
Il più consistente è stato quello della riqualificazione degli impianti e degli interni, con l’abbattimento delle barriere architettoniche, lasciando intatti gli ampi spazi e il fascino del luogo. Questa rappresenta una prima tappa di un vero processo di riqualificazione del giardino pubblico e dei suoi spazi annessi. L’intento dell’amministrazione è quello di rendere la sala degli Ex Cappuccini un vero e proprio spazio polifunzionale, pronto ad accogliere, sia in estate che in inverno, incontri, convegni, laboratori, esposizioni e manifestazioni. Oggetto del restauro è stato anche lo spazio adibito a bar, con accesso sia dalla sala che dal cuore del giardino. Inoltre, con fondi del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa, si provvederà anche alla sistemazione dell’area della ex discoteca all’aperto e dei giochi.
L’inaugurazione
Per l’occasione tre artisti lavoreranno ad un’installazione “Site Specific”, ponendo al centro l’identità del luogo. Il tema è proprio quello della natura e degli elementi che compongono il paesaggio del giardino. Attorno all’installazione principale di Eugenio Morganti, dialogheranno Sauro Marzioli e Sara Lovari, utilizzando materiali che vengono dalla natura e tornano per mano umana ad essa. Inoltre, è in fase di ultimazione la ricostruzione virtuale in 3D del Cassero di Rocca Contrada, di cui sarà cicerone Gherardo Cibo, illustre botanico e disegnatore di paesaggi del ‘500, anch’egli particolarmente legato al monte Cisciano, luogo in cui sorge il giardino. A chiusura un buffet offerto dall’amministrazione comunale.