PESARO – Revisione del piano regolatore, ecco le idee degli architetti per Pesaro: una città più verde e con spazi di aggregazione.
L’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pesaro e Urbino ha presentato una sintesi delle proposte ricevute dai propri iscritti in merito alla revisione delle norme tecniche del Piano Regolatore affidata dal Comune di Pesaro all’architetto Marco Tamino.
I temi trattati, prendono spunto dalle criticità riscontrate dai tecnici nell’uso quotidiano dell’attuale Prg e delle correlate norme, partono dall’idea di un nuovo approccio all’urbanistica, che porti la visione strategica dello sviluppo urbano “dal Piano Regolatore alla Rinascita urbana”, una visione che abbia come focus generale la qualità della vita urbana.
La presentazione del documento di sintesi “Le idee degli Architetti” è stata affidata al presidente dell’Ordine, Alessandro Ceccarelli, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Pesaro Andrea Nobili e di molti tecnici interessati allo sviluppo di tali tematiche.
Tra gli obiettivi la smart city, flessibile e adattabile nel tempo con dorsali tecnologiche per tutte le reti dei sotto servizi tracciate da catasti digitali; la nuova mobilità urbana, il verde pensile per un miglior microclima urbano e la mitigazione dei fenomeni climatici sempre più invasivi. Gli architetti hanno poi affrontato il tema di una nuova ospitalità ripensata in termini di nuovi standard e servizi ma anche il tema dell’aggregazione sociale con nuove piazze in ogni quartiere, il valore aggiunto dei percorsi pedonali e molto ancora in termini di revisione degli strumenti attuativi.
L’iniziativa si configura, nell’ambito di tale dibattito, quale contributo propositivo degli architetti all’aggiornamento dello strumento urbanistico di gestione del territorio comunale, in un’ottica di aperto confronto, proponendo nuovi temi di sviluppo e di approfondimento per la città futura.
La volontà di lavorare in sinergia con l’amministrazione sulla città di Pesaro grazie ad una nuova stagione di concorsi di progettazione, è stata ribadita dall’architetto Ceccarelli con la convinzione che «solo lo strumento del concorso possa garantire la qualità architettonica ed urbana, imprescindibile per una migliore vivibilità della città futura».