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Area Vasta 1, la Regione: «Oltre 120 milioni di euro per 500 posti letto in più»

Il presidente Ceriscioli parla degli investimenti nel triennio: «Garantiti fondi per il sociale, per anziani, persone dipendenti da droghe»

Luca Ceriscioli
Il governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli

PESARO – I numeri della Regione per la sanità dell’Area Vasta 1, quella che riguarda la provincia di Pesaro. Secondo il rendiconto che arriva da palazzo Raffaello ammontano ad oltre 120 milioni di euro le risorse regionali utilizzate, nel triennio 2015-2018, per finanziare l’assistenza socio-sanitaria dell’Area Vasta 1. Grazie a queste risorse i posti letto nell’Area Vasta 1 sono aumentati da 3.071 a 4.192 per un totale di 491 unità. Di questi 280 sono stati destinati alle persone anziane, 112 alle persone con disabilità psichica e 46 alle persone con disabilità, 52 ai minori, 1 per le dipendenze da sostanze stupefacenti.

«Crediamo che fra i valori prioritari di un’amministrazione ci sia l’attenzione nei confronti delle persone che hanno più difficoltà – sottolinea il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – pensiamo agli anziani non autosufficienti, alla disabilità, alle dipendenze patologiche, alle strutture che consentono alle famiglie di disporre di un accompagnamento nelle fasi più complesse dei vari problemi da affrontare. In questi anni, la Regione senza toccare le tasse,  ha garantito alla comunità una media di 85 milioni annui per il sociale (rispetto a uno storico che non superava i 60 milioni) e una quota, ancor più significativa, quasi 200 milioni, per il sociosanitario. Senza far rumore, ma con una programmazione regionale accorta, la residenzialità e la semiresidenzialità sono cresciute di quasi 1.800 posti in questi quattro anni. Il 2020 sta continuando sulla stessa tendenza, perché già sono pronte strutture che possono convenzionare quasi altri 400 posti letto o posti in struttura, con un’ascesa costante in termini di risposte. Stiamo dando soluzioni adeguate e soddisfacenti a un bisogno crescente perché siamo convinti che quella dove gli ultimi stanno bene, sia una società dove tutti stanno bene».

Dall’analisi dei dati emerge che i 120 milioni hanno rafforzato l’assistenza socio-sanitaria residenziale (63 milioni di euro) e semiresidenziale (7,8 milioni) per le persone anziane, l’assistenza riabilitativa (20,9 milioni), l’assistenza socio-sanitaria residenziale (17,1 milioni) per le persone con disabilità psichica, l’assistenza residenziale (5,1 milioni) e semiresidenziale (250mila euro) per la dipendenza da sostanze stupefacenti, l’assistenza socio-sanitaria residenziale (1 milione di euro) e semiresidenziale (2,3 milioni di euro) per i disabili e l’assistenza socio-sanitaria residenziale per le persone con infezione da Hiv (2,4 milioni di euro).