ANCONA – Messaggio forte e chiaro quello che arriva dai delegati Rsu della funzione pubblica Cgil diretto all’Area Vasta 2: «Parola fine sulla fantasiosa collaborazione del personale infermieristico del 118 in Pronto Soccorso».
Giacomo Mancinelli, Massimo Capannelli, Salvatore Viscio, Valentino Tesei, Nadia Manuali e Simone Paradisi fanno sapere che l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona, al quale avevano presentato un esposto il 18 ottobre 2017 e il 26 giugno, ha eseguito un’ispezione il 26 luglio. «A seguito di ciò – spiegano – è stato imposto all’Asur Marche Area Vasta 2 di assegnare in maniera definitiva ed esclusiva il personale infermieristico addetto all’Emergenza-Urgenza territoriale 118 alle rispettive Unità Operative PO.T.E.S. afferenti al Sistema dell’Emergenza Territoriale 118 Centrale Operativa regionale dell’Area Vasta 2. Ciò nel pieno rispetto della Legge Regionale 36 del 30 ottobre 1998 e dell’Accordo quadro decentrato dell’Area Vasta 2 sottoscritto in data 11 giugno 2015».
I sindacalisti temevano il pericolo per i ritardi degli interventi del 118: «Un enorme rischio per l’incolumità delle persone che chiamano il mezzo di soccorso sul territorio. I Pronto Soccorso hanno bisogno di adeguata implementazione di proprio e dedicato personale infermieristico. Risparmiare sulla pelle della gente da soccorrere, sia in Pronto Soccorso che sul territorio, non è riorganizzazione, non è riordino, non è razionalizzazione, è semplicemente mettere a rischio la vita delle persone. Le fondamentali attività di Emergenza-Urgenza ospedaliera dei Pronto Soccorso e territoriali dei 118 non possono essere portate avanti ad intermittenza». L’invito quindi a «tenere d’occhio i tempi di uscita del 118, affinché l’Asur Marche Area Vasta 2 provveda ad adempiere secondo quanto ordinato dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona senza accampare inutili e stucchevoli ritardi».
Il sindacato evidenzia, inoltre, come nel “Libro giallo” della stessa Regione Marche sull’Emergenza Sanitaria preospedaliera 118 «l’intervento del mezzo del soccorso sul territorio “è indifferibile” e che l’ambulanza “deve partire immediatamente”. Nonostante i pericoli, ravvisati anche dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ancona, si tenta ancora di costringere i medici e gli infermieri del 118 a questa pericolosa duplice attività, addirittura cercando di accaparrarsi il favore della categoria dei medici con la promessa di remunerazioni aggiuntive». La Rsu Cgil conclude: «Per tale motivo sentiamo il dovere morale e costituzionale di preallertare il Prefetto della Provincia di Ancona ed il Capo dello Stato».