ASCOLI – Un sentiero europeo che passerà per Arquata del Tronto. Lo annuncia l’associazione locale Arquata Potest, che si occupa di valorizzare tutti gli itinerari montani e turistici dell’area del paese montano ascolano, il più colpito nelle Marche dal terremoto del 2016. Il sentiero E1 che arriva dal Nord Europa e attraversa anche l’Ascolano rappresenta una importante opportunità di sviluppare un movimento di turismo lento amante del paesaggio e della natura incontaminata, basato sul trekking.
Un tragitto di 7 mila km dalla Norvegia alla Sicilia
Il tragitto, che copre in totale 7 mila km da Capo Nord, in Norvegia fino alla Sicilia, interessa la zona del Monte Vettore, sui Monti Sibillini per scendere fino alle frazioni di Arquata e poi dirigersi a ovest, verso Accumoli e il territorio laziale. In particolare l’itinerario attraversa da nord Forca di Presta per giungere a Pretare, po Piedilama, il Borgo, Pescara del Tronto, Tufo, Capodacqua : esso coincide in buona parte con il “Cammino delle Terre Mutate”, una scelta legata sia alla conformazione del territorio che alla volontà di favorirne la manutenzione e di concentrarne la frequentazione.
In questi ultimi anni l’associazione Arquata Potest ha collaborato con la Fie (Federazione Italiana Escursionismo), ente impegnato nella realizzazione e gestione del sentiero, al fine di farlo transitare anche nel territorio dei Sibillini, che da sempre ha una vocazione naturale per il trekking e il turismo lento.
Paesaggi mozzafiato nel Parco nazionale dei Monti Sibillini
«Il contrasto tra la crudità della distruzione nelle terre colpite dal terremoto, – spiegano dall’associazione – i paesaggi naturali mozzafiato che le circondano e l’impegno quotidiano delle sue popolazioni per restituire a questi territori la dignità che meritano è un’esperienza che lascia il segno e apre ad un mondo di riflessione che ben si inserisce all’interno della solidarietà tra i popoli».
Da anni al lavoro i volontari di Arquata Potest
Da anni ormai i volontari e i giovani di Arquata Potest lavorano con passione e competenza per sistemare, adeguare e riportare vita ai singoli sentieri che si trovano nel vasto comprensorio alle pendici del Monte Vettore, la vetta più alta dei Sibillini. Ora l’obiettivo è quello di mettere a sistema tutti questi percorsi, creando un nuovo movimento turistico che sull’escursionismo e il trekking anche di lunga distanza, fonda la propria ragione d’essere. Il tutto in uno scenario di grande fascino che non coinvolge solo l’area arquatana a nord del Tronto, quella del Parco nazionale de Monti Sibillini, ma anche quella a sud che è inserita nel Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, in Abruzzo.
Un aiuto alle popolazioni terremotate
«In particolare gli escursionisti che transitano lungo il nostro territorio ci confessano di rimanere colpiti dal tenace attaccamento delle genti a queste terre montane, che offrono peraltro ottime possibilità di ristorazione con i prodotti tipici di tutto il territorio al confine tra Marche e Abruzzo. Frequentando questo itinerario si fornisce anche un aiuto ed un incoraggiamento prezioso per le popolazioni dedite a far rinascere le attività locali in attesa della ricostruzione».
Con il passaggio ad Arquata del Sentiero europeo E1, si potranno dunque realizzare nuove occasioni di marketing territoriale e di promozione di un turismo diverso, rispettoso della natura e del paesaggio, che certamente aiuterà il rilancio del paese ascolano e di tutta l’area montana picena. Questo soprattutto se la ricostruzione di case e attività di accoglienza e ristorazione proseguiranno a ritmo serrato nei prossimi mesi, per arrivare alla prossima estate in maniera più pronta e preparata ad ospitare comitive, gruppi ed anche famiglie e singoli appassionati del trekking e dell’aria pura.