CORINALDO- Un 43 enne residente a Corinaldo è finito in manette per avere commesso i reati di: “violazione alle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza” (previste dal codice delle leggi antimafia) e “resistenza a pubblico ufficiale”.
I fatti
La scorsa notte la pattuglia della Stazione di Corinaldo ha eseguito un controllo nell’abitazione del 43enne per accertare che fossero osservate le prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione: l’uomo, da luglio 2016, ha l’obbligo di rimanere in casa dalle 22,30 alle 7. Ma all’arrivo dei militari il 43enne non era in casa. Dopo una breve ricerca in paese, intorno alla mezzanotte, è stato rintracciato davanti ad un esercizio pubblico in via Borgo di Sotto. Alla vista dei carabinieri l’uomo, incurante della presenza di altri avventori, ha dato in escandescenza rivolgendosi ai militari con parole offensive e si è inoltre rifiutato platealmente di rientrare a casa per rispettare la misura a cui è sottoposto. I militari, all’ennesimo rifiuto, lo hanno accompagnato in caserma. Durante questa fase, il sorvegliato speciale ha opposto viva resistenza, strattonando i due carabinieri per divincolarsi al fine di darsi alla fuga ma c’è riuscito anche perché i militari con la forza lo hanno ammanettato e dichiarato in arresto. Inoltre la successiva perquisizione ha evidenziato che l’uomo aveva addosso una dose di cocaina. Pertanto lo stesso sarà anche segnalato per uso personale non terapeutico di sostanza stupefacente per i provvedimenti di competenza del Prefetto di Ancona.