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“Art in Schools”: a Jesi, i ritratti dei big della fotografia fanno mostra in Comune. E poi abbelliranno le scuole

Il progetto “Art in schools” vede coinvolti artisti fotografi di rilievo internazionale: 60 le opere esposte in Comune fino al 20 giugno e che poi saranno donate ai Comprensivi

Art in Schools, la presentazione a Jesi

JESI – Sessanta intensi ritratti fotografici di bambine e bambini dai quattro angoli del mondo, in mostra fino al prossimo 20 giugno in Comune – dove sono attualmente esposti tra sala consiliare, atrio d’accesso, scale e corridoi interni – e poi donati ai quattro istituti comprensivi. Sono il frutto della adesione al progetto “Art in schools”, che vede coinvolti artisti fotografi di rilievo internazionale e che è stato presentato questa mattina 13 maggio appunto nella sala del Consiglio, alla festosa presenza di una rappresentanza di bimbi e bimbe delle scuole primarie jesine.

Art in Schools, la presentazione a Jesi

Sono in gran parte ritratti di loro coetanei e coetanee quelli che compongono l’esposizione, firmata dagli scatti di Saro Di Bartolo, fotografo che insieme a Steve McCurry ha già lavorato alla fase uno di “Art in SchoolS”, e poi del neozelandese Simon Lister (brand photographer ufficiale Unicef dal 2016), del tedesco Hartmut Schwarzbach (freelance che collabora con Der Spiegel e Bild), dell’australiano David Lazar, presente su pubblicazioni quali National Geographic e Lonely Planet. Tra di loro, c’era questa mattina Saro Di Bartolo, accolto in Comune dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo e dall’assessora ai servizi educativi Emanuela Marguccio, a presenziare all’inaugurazione, raccontando ai giovani ospiti alcune delle storie dietro quei visti nelle foto. «Grazie per l’adesione e complimenti per l’eleganza dell’allestimento in questi spazi – ha detto Di Bartolo – è una bella esperienza quella di trovarsi qui».

“Art in schools”, di cui Di Bartolo è ambassador per l’Italia, dona capolavori della fotografia d’autore alle scuole del mondo. Il progetto approda nelle Marche a Jesi: le immagini, in grande formato di 76 x 102 centimetri, vengono stampate negli Stati Uniti e spedite in Italia per essere installate in location che per caratteristiche di spazio e luce sono idonee a valorizzarne adeguatamente la bellezza. Ad oggi l’iniziativa ha coinvolto oltre 300 scuole in tutto il mondo, alle quali sono state donate 18.629 opere. Riminese, Di Bartolo in particolare è stato simpaticamente definito il “fotografo più fotografato”, dato che prima di dedicarsi in via esclusiva alla fotografia è stato per anni l’interprete inglese per molti personaggi importanti, da Kissinger al cardiochirurgo Barnard, da Sting al presidente Usa George Bush in un suo incontro con Mikhail Gorbaciov. Nel suo “albo fotografico” è il caso di dire, il 1° premio all’International Travel Photography Grand Prize della United Airlines tra 15mila autori di tutto il mondo e al concorso Lonely Planet “Mondo Passione Senza Fine” tra 3mila concorrenti.

Dall’assessora Marguccio il grazie per essere riusciti «in tempo record ad ottenere e allestire la mostra». Quindi i saluti dei dirigenti scolastici Sabrina Valentini (comprensivo Lorenzo Lotto) e Massimo Fabrizi (Federico II). «Importante avere queste immagini qui, nel luogo dove si prendono decisioni per la nostra comunità, invito tutti voi – ha detto il sindaco Fiordelmondo rivolto ai piccoli – a immaginare e pensare quali storie possano esserci dietro ognuno di questi volti».

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