ARCEVIA – Finita al centro delle polemiche per essere stata giudicata “blasfema” da parte di alcuni visitatori di Ar[t]cevia 2018, Festival internazionale dedicato alle arti contemporanee giunto all’undicesimo anno, l’opera “Madonna d’Artcevia” è stata richiesta in altre regioni italiane, pronte ad ospitarla.
Realizzata dall’artista Alt, originario della Vallesina, l’opera vuole essere una denuncia all’aspetto patriarcale della religione cattolica. L’esposizione in occasione della rassegna arceviese ha fatto in modo che l’opera veicolasse anche un acceso dibattito sulla censura nel mondo dell’arte: sull’accaduto infatti hanno preso posizione la curatrice della mostra e assessore alla cultura di Arcevia nonché organizzatrice di Ar[t]cevia Laura Coppa, il Sindaco Andrea Bomprezzi, il parroco Don Sergio Zandri, e numerosi gruppi virtuali che sui social network (tra cui l’Armata bestemmiante, un gruppo di hacker e liberi pensatori che intervengono in rete in casi simili) hanno letteralmente preso d’assalto le bacheche dei gruppi cittadini.
La vicenda non ha lasciato indifferente l’opposizione del consiglio comunale. Arcevia per Arcevia che ha approfittato per chiedere le dimissioni dell’assessora Coppa: «Troviamo che il danno ricevuto all’immagine della comunità arceviese sia tale da rendere indispensabile l’immediata la rimozione della Mostra, dei curatori e soprattutto le dimissioni dell’assessore per aver dato un messaggio sbagliato, oltre che di cattivo gusto, a chi magari per la prima volta visitava i nostri territori».
L’opera in questione al momento è blindata, impossibile avvicinarsi, impossibile vederla ma la vicenda, grazie al web, ha sconfinato raggiungendo regioni lontane, amministrazioni e realtà culturali che hanno contattato l’artista per la “Madonna d’Artcevia”. Ad Arcevia il Festival internazionale di arti contemporanee, attualmente il più noto e longevo dell’intera regione Marche, proseguirà fino al 14 ottobre e ospita oltre 40 artisti da tutto il mondo.