OSIMO – Performer, artisti, musicisti provenienti da circa una decina di nazioni diverse, negli spazi urbani più suggestivi della città di Osimo.
Tre giorni densi di installazioni, performance, concerti, incontri e esposizioni nella meravigliosa cornice del centro storico sono stati presentati oggi, 23 maggio, nella sala del Comune. Al via da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno la nuova edizione di “Font D’art festival”, rassegna d’arte contemporanea transdisciplinare organizzata dall’associazione omonima e patrocinata dal Comune di Osimo. Le mura della città dei “senza testa” ospiteranno una vastissima e diffusa offerta culturale disseminata tra Fonte Magna e il teatro “La nuova fenice”, le grotte e il duomo.
«L’evento mira a valorizzare il patrimonio culturale del centro e, al contempo, a promuovere un modo nuovo di costruire comunità», dice l’organizzatrice Monica Ficosecco. «Abbiamo concepito il centro come un grande teatro – spiega la direttrice artistica Sandra Julve -, un’enorme scena senza quinte in cui coscienza del presente e memoria, come due attrici, si scambiano le repliche per catturare l’anima iconica degli ambienti, la loro trasformazione, il loro vissuto prospettico, multiforme sempre in evoluzione».
Un teatro a cielo aperto, all’insegna della commistione delle arti e della ricerca di contatto con il tessuto urbano e con chi lo abita. Ricca, composita e d’alto profilo l’offerta culturale: dalle arti visive al video, performance, installazioni site specific, concerti e dj set. Tra i moltissimi protagonisti la fotografa Ainhoa Valle con il suo acclamato lavoro Butohgrafìas e l’artista multimediale Guillermo Moreno Mirallas.
Di grande prestigio la selezione musicale diretta da Paolo Bragaglia, l’evento inaugurale con Fabrizio Ottaviucci, uno dei più raffinati interpreti pianistici di maestri del Novecento come John Cage, Terry Riley e Giacinto Scelsi, la presentazione del nuovo disco del violoncellista Francesco Guerri e il live di Enrico Cosimi, autentico guru dell’elettronica italiana. La memoria sarà l’affascinante protagonista dell’esibizione del collettivo MacchineNostre che, usando solo synth marchigiani, lambirà la storia del territorio che circonda Osimo.