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Arte, inclusione e integrazione: progetto pilota Sensimus a Fabriano

Le prime due visite guidate sensoriali si sono già svolte e i fruitori, attraverso il relativo questionario per raccogliere i feedback, hanno mostrato di gradire profondamente l'iniziativa

Alaimo Angelelli, Mara Brera, Simona Lupini e Roberta Cristalli foto
Alaimo Angelelli, Mara Brera, Simona Lupini e Roberta Cristalli

FABRIANO – Importante progetto rivolto ai diversamente abili e non solo, iniziato a Fabriano grazie all’artista Mara Brera, con il sostegno del Lions Club e del Comune, in particolare degli assessori ai Servizi alla persona e alla Cultura, rispettivamente Simona Lupini e Ilaria Venanzoni. Si chiama “Sensimus” e mira a unire l’arte e l’inclusione rendendo accessibili i musei.

«Nel 2006 il MoMA di New York con un progetto chiamato “Meet me at MoMA” diede l’inizio a un approccio innovativo nella fruizione del luogo d’arte da parte delle persone con l’Alzheimer e dei loro caregiver» racconta Mara Brera. «Da quel momento in poi la ripercussione del progetto di nuova accessibilità dell’opera d’arte da parte delle persone fragili dilagò in tutto il mondo, in maniera diversa e con approcci differenziati ma con uno stesso comune obbiettivo: dimostrare la validità terapeutica della condivisione dell’emozione artistica nelle persone affette da disabilità. Anche in Italia si susseguirono nei primi anni Duemila interessanti progetti specifici sulla scia del cambiamento della funzione di musei e centri espositivi, che da spazi di conservazione esposizione e osservazione dell’arte si sono trasformati  in veri  luoghi di incontro e di condivisione dell’esperienza artistica, dove il visitatore non è più limitato silenzioso e solitario lettore dell’opera d’arte, ma si evolve in presenza attiva del gruppo ospite che condivide il qui ed ora dell’emozione di un luogo che sempre più spesso lo invita a essere parte esso stesso dell’opera d’arte».

«Questo fenomeno ha ridefinito il ruolo della istituzione museale nei confronti della società valorizzando la loro natura di spazi d’incontro e di partecipazione» ha evidenziato l’assessore di Fabriano, Simona Lupini. «Questo processo di ridefinizione procede sulla base di un principio di inclusione che richiede un confronto con il tema della diversità e della disabilità in genere».

Da questi presupposti, il progetto Sensimus che intende promuovere e disseminare nei musei di Fabriano «da una parte la cultura della “terapia” che l’arte dimostra in ogni sua manifestazione e dall’altra la cultura dell’accessibilità di ogni osservatore, qualsiasi sia il proprio bagaglio sensoriale a disposizione, con particolare attenzione anche alle persone che si prendono cura dei malati, per offrire loro un nuovo strumento di educazione e cura».
In pratica, vengono coinvolte le associazioni del territorio, Ceralacca e un Mondo a colori, organizzando visite guidate in Pinacoteca nella casa di Ester e al museo Guelfo, «dove poter ammirare l’arte con i sensi a disposizione. Dunque, attraverso una guida sensoriale che riesca a mettersi in contatto con qualsiasi tipologia di visitatore e fare in modo che il senso profondo di un’opera d’arte possa essere compreso con il linguaggio più consono».

Le prime due visite guidate sensoriali si sono già svolte e i fruitori, attraverso il relativo questionario per raccogliere i feedback, hanno mostrato di gradire profondamente questa iniziativa.
«Proseguiremo con altri gruppi di persone fino a fine marzo, ma speriamo di poter fare di questo progetto pilota, un’iniziativa stabile e duratura», hanno concluso i rappresentanti del Lions club di Fabriano Alaimo Angelelli e Roberta Cristalli.