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Mostra Gentileschi a Fabriano: orario prolungato nei weekend e quota 9mila ingressi raggiunta

Oggi 1 dicembre, sabato 7 e domenica 8 la Pinacoteca offrirà un'apertura continuata dalle 10 alle 18. Dal martedì al venerdì rimane, invece, in vigore l’orario dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 con la consueta chiusura del lunedì

FABRIANO – Raggiunti i nove mila visitatori e si punta sull’orario continuato negli ultimi fine settimana per raggiungere e superare l’obiettivo minimo prefissato per la mostra La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento a cura di Anna Maria Ambrosini Massari e Alessandro Delpriori, in corso fino all’8 dicembre alla Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano, vale a dire i 10mila ingressi.

L’esposizione presentata da Regione Marche, Ministero per i Beni e le Attività culturali, comune di Fabriano e Anci Marche, nei prossimi due weekend prolungherà l’orario di apertura: oggi, sabato 7 e domenica 8 dicembre la Pinacoteca osserverà un orario continuato dalle 10 alle 18. Dal martedì al venerdì rimane, invece, in vigore l’orario dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 con la consueta chiusura del lunedì.

Saranno, inoltre, potenziate le visite guidate gratuite per consentire a tutti i visitatori di usufruirne sia per le circa 60 opere presenti nelle sei sale della Pinacoteca civica e sia per gli altri capolavori che fanno parte della mostra e che si trovano all’interno della Cattedrale di San Venanzio e della Chiesa di San Benedetto. Infine, fino all’8 dicembre sarà attivo l’accordo tra il Comune di Fabriano e il Consorzio di Frasassi, per offrire ai reciproci visitatori uno sconto sugli ingressi delle Grotte di Frasassi e della mostra. Al momento, non si parla di un’eventuale proroga e per questo gli organizzatori dell’esposizione invitano tutti gli interessati ad affrettarsi. Anche perché la mostra La luce e i silenzi: Orazio Gentileschi e la pittura caravaggesca nelle Marche del Seicento «rappresenta un’occasione unica per ammirare opere emblematiche di un momento fra i più memorabili della storia dell’arte, con uno slancio verso la modernità mai visto prima, che ha aperto la porta alle emozioni, alla loro forza vitale e drammatica, al loro dibattersi profondo che è ancora il nostro».