PESARO – L’arte per lui aveva un ordine cosmico da rispettare. E’ morto la scorsa notte a Fossombrone Eliseo Mattiacci, celebre artista pesarese. Aveva 79 anni. Cresciuto con la scuola romana degli anni ’60, è entrato nelle pieghe dell’arte povera, ma ha seguito una sua ricerca molto personale, legata a forme geometriche che richiamano pianeti, satelliti e il cosmo. Le sue opere sono esposte nei maggiori musei del mondo.
Mattiacci lascia la moglie Silvia Mancini e la figlia Cornelia. I funerali si terranno mercoledì 28 agosto alle 16,30 nel duomo di Cagli, la città dove l’artista era nato.
Eliseo Mattiacci aveva studiato all’istituto d’arte Gaetano Lapis di Cagli e successivamente si era diplomato a Pesaro. Nel 1961 la sua prima collettiva organizzata dalla galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. E’ anche l’anno del Premio per la scultura con l’opera “Uomo Meccanico”. Nel 1967 La Tartaruga di Piazza del Popolo, celebre galleria dell’epoca, dedica all’artista una personale che ne segnerà il primo grande successo di critica e pubblico. Un trampolino di lancio che lo vedrà esporre a Parigi e New York. La Biennale di Venezia gli ha dedicato una intera sala per le sue opere nel 1972. Qui presenta Alfabeti primari, Cultura mummificata, Planisfero con fusi orari e Progetto totale.
Nel 1976 vince il premio Bolaffi. Negli anni ’80 si dedica al ciclo “Opere spaziali – cosmiche – astronomiche”, la sua principale cifra stilistica. Nel 1995 vince il premio Speciale Internazionale per la scultura” conferito dal ” The Hakone Open Air Museum di Tokio con l’opera “Dove circolano le idee, grande disco”. Nell’autunno 2006 installa per il Mart di Rovereto, Sonda Spaziale del 1993-1995, una colonna alta 17 metri assemblage di due strutture metalliche.
Nel 2008 il Premio Antonio Feltrinelli per la scultura, attribuito dall’Accademia Nazionale dei Lincei con la presenza del presidente della Repubblica. A Pesaro ‘Ordine cosmico’ campeggia sul molo di levante del porto e un’altra opera è nell’ingresso dei musei civici.
«Con la scomparsa di Eliseo Mattiacci – annuncia il sindaco Matteo Ricci – perdiamo uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana; un grande artista cui la nostra terra ha dato i natali e che qui a Pesaro viveva e lavorava con intensità e amore per il suo territorio. La sua monumentale opera ‘Ordine Cosmico’ al molo di Levante – uno dei simboli di bellezza della città – continuerà a ricordarci la sua energia creativa immortale. Ci uniamo alla famiglia in questo momento di dolore».
Aggiunge Daniele Vimini, assessore alla Bellezza: «Mi piace ricordare ora che la figura di Eliseo Mattiacci – un ‘gigante’ che ha contribuito al rinnovamento dell’arte contemporanea italiana della seconda metà degli anni sessanta – si lega strettamente ad un luogo nevralgico della cultura cittadina. Fu proprio lui che nel 1996 ‘inaugurò’ la nuova stagione della Pescheria, non più storico mercato del pesce ma Centro per le Arti Visive, ossia luogo istituzionale per ‘l’esposizione e l’informazione delle arti visive’ come scrisse all’epoca il direttore Loreno Sguanci. La mostra di Mattiacci (27 luglio-20 ottobre 1996) a cura di Bruno Corà, con opere dal 1985 al 1996, aprì la strada di una lunga storia che ha condotto la Pescheria a diventare polo di riferimento dell’Adriatico per l’arte contemporanea»