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Artigianato in difficoltà

A voi i dati salienti che si evincono dalle elaborazioni dell’ufficio Studi di Confartigianato. Simone Clementi commenta con noi la situazione nel fabrianese

industria imprese

FABRIANO – Ancora difficoltà per l’artigianato del fabrianese. Il 2016 ha segnato la chiusura di 89 imprese artigiane, una flessione più contenuta rispetto all’anno precedente quando le cessazioni erano state 108. Il clima di scoraggiamento di fronte al perdurare delle criticità, sta però frenando l’iniziativa imprenditoriale e la nascita di nuove attività.

Simone Clementi

Queste le caratteristiche salienti che si evincono dalle elaborazioni dell’ufficio Studi di Confartigianato su dati UnioncamereInfocamere. Dunque, nel 2016, nel territorio del fabrianese, hanno chiuso in tutto 89 aziende artigiane a fronte di 69 iscrizioni (nel 2015 erano state 82), per un saldo in negativo di -20. Quanto ai comparti, le criticità sono trasversali e interessano tutti i settori, colpendo in particolare le attività artigiane delle costruzioni (-9), ma anche i servizi alle persone (-7), il manifatturiero (-3) e i servizi alle imprese (-2). «Le imprese che comunque e con coraggio aprono, spesso e purtroppo non riescono a resistere, oppresse dai costi, dalle tasse, dalle incertezze dei mercati», l’analisi del segretario Confartigianato di Fabriano Simone Clementi commentando la dinamica delle imprese artigiane.

«Dato il difficile contesto in cui operano le attività, la crisi da emergenza è diventata condizione strutturale e, al momento presente, non si avvisano purtroppo significativi segnali di ripresa. Per questo si profila sempre più l’urgenza di mettere a sistema una serie di interventi a supporto della micro imprenditorialità, particolarmente necessari in un territorio ancora in crisi che ha anche subìto danni dal sisma».

Secondo la sezione cittadina dell’associazione di categoria le misure che sono prioritarie riguardano la sburocratizzazione, la riduzione della pressione fiscale, il sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione, un accesso al credito adeguato e incentivi alle imprese. «Si ritiene inoltre opportuno investire sulla creazione di nuove attività che possano trovare sviluppo e attecchire sul territorio con prospettive di crescita».

Al fine di conseguire questi obiettivi «si rendono necessarie inoltre sinergia e strategie forti che puntino alla valorizzazione della imprenditorialità locale, a un rafforzamento delle reti di impresa, all’export. Facciamo ripartire l’artigianato, da sempre la forza motrice del nostro territorio».