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Artigianato nella Valmusone, manca una solida ripartenza

Secondo i dati elaborati dall'ufficio studi della Confartigianato di Osimo, nel terzo trimestre del 2017 sono nate 27 attività artigiane a fronte di 22 cessazioni per un saldo positivo di cinque unità. Paolo Picchio, responsabile territoriale: «Timidi segnali positivi»

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OSIMO – L’artigianato e la piccola impresa della Valmusone registrano timidi segnali positivi ma non si può ancora parlare di ripresa perché manca una solida ripartenza del sistema produttivo. «Troppi gli ostacoli allo sviluppo, la situazione è ancora difficile e richiede pertanto che vengano intensificati lo sforzo e le azioni in difesa delle attività del territorio, che storicamente pone le sue radici sulla forza della micro, piccola e media imprenditorialità e sull’economia reale – dichiara Paolo Picchio, responsabile territoriale della Confartigianato, portando dati concreti -. Secondo le recenti elaborazioni del nostro ufficio studi, nel terzo trimestre del 2017 sono nate 27 attività artigiane a fronte di 22 cessazioni per un saldo positivo di cinque unità».
Nello stesso periodo dello scorso anno si era attestato a meno nove con un numero minore di iscrizioni (19) mentre più numerose erano state le cessazioni (28). Il numero delle imprese dell’artigianato registrate all’interno del territorio di Ancona sud (Osimo, Filottrano, Loreto e Castelfidardo) rimane stabile, duemila 370 al 30 settembre 2016, duemila e 371 nel 2017.

Il segretario della Confartigianato di Osimo Paolo Picchio
Il segretario della Confartigianato di Osimo Paolo Picchio

«Le criticità non sono state ancora superate – continua Picchio -. Questi anni difficili di crisi hanno determinato una profonda trasformazione del comparto, e nel complesso dell’economia, ma le imprese intendono continuare a svolgere il proprio ruolo di agenti di sviluppo, contribuendo con il proprio lavoro, creatività e competenza a fare la differenza, per reagire e per rilanciare il sistema territorio. Per questo si rende necessario che da parte dei soggetti coinvolti e delle istituzioni si moltiplichino impegno e sinergie per continuare a intervenire a supporto della competitività delle piccole imprese e dell’artigianato locale con iniziative mirate». Tra queste accesso al credito adeguato, incentivi alla creazione di start-up e all’implementazione di progetti di impresa innovativi, sostegno per incrementare la digitalizzazione e le capacità di innovazione e creatività soprattutto nelle imprese dei comparti del made in Italy, appalti a misura di micro e piccola impresa, favorire l’internazionalizzazione intesa come commercializzazione dei propri prodotti all’estero, sostenere gli investimenti.