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L’artista Massimiliano Orlandoni all’opera per la Giornata mondiale contro la desertificazione

Nella Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità, è inaugurata la nuova installazione dell’artista interamente realizzata in terracotta

Massimiliano Orlandoni all'opera
Massimiliano Orlandoni all'opera

CASTELFIDARDO – Nella Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità, è inaugurata la nuova installazione dell’artista di Castelfidardo Massimiliano Orlandoni interamente realizzata in terracotta. Un’opera che ricrea un paesaggio arido nel quale lo spazio bianco, il grande cerchio anch’esso in ceramica, diviene simbolo di un luogo, evidenzia un vuoto, la mancanza di un albero. Con l’installazione “Land tree project” il concetto di arte come esperienza sociale è presentato da Orlandoni in modo tangibile, rapportato ad una dimensione di tempo e di relazioni, a dimostrazione di quanto l’arte abbia la capacità di diffondere una questione così importante e saperla affrontare con una presa di coscienza collettiva. Da sempre vicino alle tematiche ambientali e di confronto con il paesaggio, Orlandoni questa volta coinvolge direttamente, accompagna ad una visione introspettiva e meditativa dell’opera per poi donare la possibilità di interagire con essa.

L’artista spiega l’installazione

«Ogni visitatore è chiamato a riflettere e interrogarsi sulle ragioni delle grandi alterazioni ambientali e pertanto l’opera nasce, oltre che per essere ammirata, per stimolare l’azione di prelevare un pezzo d’argilla, diventando, il visitatore stesso, parte attiva dell’installazione – dice Orlandoni -. Pezzo dopo pezzo l’opera si ritrae verso il centro e con il piccolo contributo di dieci euro, si avrà la possibilità di collezionare un oggetto che permetterà l’acquisto e la successiva messa a dimora di alberi per un nuovo parco».

L’installazione di sei metri quadrati si integra perfettamente nello spazio del secondo livello all’interno della storica torre centrale di piazza Leopardi a Recanati. Con quasi 300 chili di materiale e due mesi di costante lavoro, si compone di 282 elementi in ceramica numerati e firmati singolarmente sul retro dall’artista. Ogni frammento è stato creato utilizzando argilla pura non filtrata denominata Galestro, molto resistente ai cambiamenti climatici. Sarà consegnato con un Certificato di autenticità dove risulta la posizione del proprio pezzo da collezione e sarà protetto con apposito packaging compreso creato per l’occasione. Successivamente al collezionista verrà comunicato il giorno di piantumazione e di apposizione della targa a ricordo di tutto il progetto.

Dopo l’inaugurazione, la visione dell’opera seguirà gli orari di visita settimanali della Torre (dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18). A cura di Nikla Cingolani, sarà visibile da giovedì 17 giugno al 26 settembre. L’inaugurazione è prevista alle 18. L’ingresso è contingentato a 12 visitatori alla volta. La durata massima della visita è di 30 minuti.

L’opera

Chi è Massimiliano Orlandoni

Fin dagli esordi, numerose sono le riviste di fotografia che mettono in risalto il suo lavoro. Nel 2000 inizia “L’isola di Deri” che nel novembre del 2001 viene esposto al Museo d’Arte Contemporanea di Zilina in Slovacchia e pubblicato in volume nel dicembre 2002. E’ questo il lavoro di svolta: dopo il culmine del nero c’è il graduale dominio del bianco, la fotografia con l’interazione materica diviene partecipe di un nuovo percorso. Nel frattempo, nel settembre del 2000, nasce il progetto Casa-Atelier, creare una casa d’artista che riproduca elementi del mondo mediterraneo. Ristruttura personalmente un immobile in centro storico a Castelfidardo ed il 26 settembre 2004 inaugura l’Atelier chambre. A marzo del 2006 viene insignito dalla Città di Castelfidardo con la Medaglia al Talento.