Ascoli Piceno-Fermo

Ascoli, Fioravanti sfiderà Nardini: scatta il countdown per le elezioni

Il sindaco uscente sarà di nuovo il candidato del centrodestra: ma occhio al centrosinistra, che si presenterà finalmente unito

Emidio Nardini

ASCOLI – Mancano nove mesi. Sembrano tanti ma, visto che il tempo passa molto velocemente, rischiano di essere pochi per chi deve portare a termine una campagna elettorale che si preannuncia piuttosto faticosa. Il 9 giugno del 2024, in concomitanza con le elezioni Europee, si voterà anche per le comunali di Ascoli. Il primo mandato del sindaco Marco Fioravanti, che nel 2019 divenne il successore dell’attuale senatore e commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli, giunge a termine e cresce l’attesa per capire chi lo sfiderà alle urne nella prossima primavera.

Il primo cittadino

Per quanto concerne Fioravanti, ovviamente, è scontato che sarà di nuovo il candidato sindaco per il centrodestra ascolano. Un centrodestra che, con ogni probabilità, si presenterà unito, a dispetto di quanto invece accadde proprio nel maggio del 2019. In quel caso, infatti, oltre a Fioravanti, esponente di Fratelli d’Italia, si candidò anche l’ex presidente della Provincia ed ex sindaco prima di Castelli, ovvero Piero Celani. Quest’ultimo venne appoggiato da alcune liste civiche ma perse con Fioravanti la sfida al ballottaggio. Stavolta, però, la sensazione è che il centrodestra presenterà un unico candidato, vale a dire l’attuale primo cittadino che, in base al recente sondaggio del ‘Sole 24 Ore’, è il secondo sindaco più amato d’Italia. Un dato, questo, che fa ben sperare lo stesso Marco Fioravanti, consapevole di essere strafavorito per la prossima tornata amministrativa e del fatto che saranno almeno una decina le liste civiche e di partito che lo sosterranno.

L’avversario

L’antagonista dovrebbe essere Emidio Nardini. Il cardiologo, attualmente consigliere d’opposizione, è la persona scelta dall’alleanza di centrosinistra per provare a sfidare Fioravanti. Centrosinistra che, da qualche mese, ha deciso di unire le proprie forze in quello che è stato ridefinito come ‘Cantiere Riformista’. Nardini, in realtà, fu candidato sindaco anche nel 2019, a capo della lista ‘Ascolto e Partecipazione’, ma si fermò al primo turno con il 10 per cento. All’epoca, però, il centrosinistra presentò due candidati, visto che anche il Pd aveva un proprio aspirante primo cittadino, ovvero Pietro Frenquellucci, che ottenne il 14 per cento, mentre il 12 per cento venne preso da Massimo Tamburri, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. Ora che anche i ‘grillini’ hanno deciso di unirsi alle altre forze di centrosinistra, Nardini potrebbe contare sicuramente su un bacino più ampio di voti. Difficile, infine, immaginare la discesa in campo di un terzo candidato. Almeno per il momento.