ASCOLI PICENO – Il ballottaggio a Ascoli Piceno si è concluso con la vittoria di Marco Fioravanti. Con 11.925 voti è lui il nuovo sindaco della città. Appoggiato da una coalizione di centrodestra costituita da Lega, Fratelli d’Italia e da 8 liste civiche, Fioravanti ha prevalso sul suo avversario Piero Celani che si è fermato a 8.180 voti. Vice presidente del consiglio regionale (dal 2017), due volte sindaco di Ascoli Piceno (dal 1999 al 2009) e presidente della provincia (dal 2009 al 2014), Celani è stato appoggiato da sei liste civiche. Fioravanti ha incassato il 59,31% delle preferenze, mentre Celani si è fermato al 40,69%.
Presidente del consiglio comunale dal 2014 al 2019, titolare di un’agenzia di comunicazione, Fioravanti con i suoi 36 anni di età è il più giovane sindaco della storia di Ascoli Piceno.
Il neo eletto raccoglie il testimone da Guido Castelli sindaco per due mandati (dal 2009 al 2019) e già consigliere regionale.
«Uomo del popolo», come lui stesso si definisce, descrive la sua vittoria alle urne come quella di tutti gli ascolani: «Abbiamo saputo interpretare le istanze dei cittadini». L’impegno politico e amministrativo del sindaco lo ha visto «in difesa del mantenimento dell’Ospedale Mazzoni», mentre nell’ambito della ricostruzione post-sisma ha «sostenuto la deroga alla legge sulla concorrenza europea per permettere alle imprese del territorio di lavorare».
Tra le priorità del suo mandato, oltre alla ricostruzione anche il lavoro: «Ci batteremo per la ricostruzione delle scuole e per il rilancio turistico delle aree interne flagellate dal sisma. Abbiamo un bellissimo parco dei calanchi e il nostro obiettivo è quello di estendere l’offerta turistica, anche attraverso la realizzazione di un parco fluviale all’interno della città, a ridosso di San Pietro in Castello».
Un’altra “partita” importante che attende il neo sindaco è quella del lavoro. «Sisma e crisi economica hanno colpito duramente il nostro territorio, per questo vogliamo realizzare un book di presentazione della nostra città per evidenziarne l’attrattività industriale».
Nel book il sindaco elencherà, mettendole nero su bianco, le 10 ragioni per investire nel territorio ascolano, dalla fiscalità agevolata post-sisma, al nuovo trend che vede i grandi gruppi investire sul miglioramento della qualità di vita che una città come Ascoli, a metà strada tra le montagne e il mare, offre ai suoi abitanti. Un book che il neo sindaco ha già annunciato intende portare in giro per l’Italia.
Altra iniziativa l’estensione del reddito di dignità che assumerà sempre più una connotazione sociale, specie per gli over 50 che saranno chiamati a svolgere compiti di vigilanza e sorveglianza nei quartieri e davanti alle scuole.
Grande soddisfazione anche dal capogruppo regionale della Lega Sandro Zaffiri che ha rivolto i suoi migliori auguri di buon lavoro al nuovo sindaco. Zaffiri parla di un risultato nel segno della continuità per la città di Ascoli, «tra le più importanti delle Marche dal punto di vista storico e turistico. Una città che deve affrontare e risolvere molti problemi specie sul fronte del post-sisma. Speriamo che si possa procedere alla ricostruzione in tempi brevi – conclude – e che il nuovo sindaco dia una spinta importante in tal senso».