ASCOLI PICENO – Avrà sede ad Ascoli Piceno la nuova Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Fermo, Ascoli e Macerata. Ad annunciarlo ieri, nel corso di un’informativa con le parti sociali che si è tenuta al Collegio Romano, è stato il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini.
Le principali novità del regolamento voluto da Franceschini si muovono su quattro assi: integrare nuovamente il turismo con le politiche culturali; potenziare le funzioni di tutela, anche incrementando il numero di presidii sul territorio; rafforzare le strutture per la creatività contemporanea e la digitalizzazione; rilanciare l’autonomia dei musei e migliorare l’efficienza organizzativa.
Nello specifico, sulla sede scelta per le Marche Sud, Franceschini ha sottolineato «il numero dei vincoli diretti; la consistenza di patrimonio, anche archeologico; il numero di abitanti e altre questioni logistiche e geografiche che fanno di Ascoli Piceno la sede più appropriata per potenziare le funzioni di tutela e garantire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini nel territorio delle Marche meridionali».
Rimangono quindi a bocca asciutta Fermo e Macerata. Proprio per quest’ultima il presidente della Provincia Antonio Pettinari aveva inviato una lettera al ministro per evidenziare l’importanza di individuare la sede nel territorio maceratese.
«Non posso non evidenziare come il territorio della Provincia di Macerata comprenda 44 Comuni rispetto agli 85 dell’intera area del cratere sismico della Regione Marche, dato che rende evidente come le necessità legate alle attività che dovremmo progettare e realizzare nel prossimo futuro, siano prioritariamente e in maniera assolutamente più evidente legate a questo territorio. Del territorio provinciale, del resto, ben 44 dei 55 Comuni, compreso il capoluogo, (pari all’80%) è inserito nel cratere e coinvolto nelle attività della ricostruzione e con essi, in forma quasi totalizzante, i professionisti e le imprese dei diversi settori» si legge nella missiva inviata dal presidente Pettinari.
«Se la scelta della sede di un organo periferico dello Stato non può essere elaborata solo sulla base di, seppur improcrastinabili, emergenze, ma deve essere fatta in un’ottica di tutela, valorizzazione e sviluppo territoriale, le segnalo che il territorio della Provincia di Macerata è estremamente ricco in termini di patrimonio culturale mobile ed immobile con dati, anche numerici, che non hanno confronti e che la vicinanza della Soprintendenza consentirebbe meglio di inserire in adeguate politiche di sviluppo sociale ed economico» continuava Pettinari.
La scelta è invece ricaduta su Palazzo Panichi ad Ascoli Piceno, che già ospita il museo archeologico statale, a Piazza Arringo, nel cuore della città ritenuta luogo ideale per ospitare gli uffici dell’ente.
«Contenta e orgogliosa» la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini. «Un obiettivo importante, raggiunto in maniera corale. Ringrazio in particolare il ministro Franceschini che io stessa ho contattato. La sede, scelta con criteri obiettivi, ricade su un territorio che viene con questo straordinario risultato arricchito di grandi opportunità. Quando si fa gioco di squadra si riescono a raggiungere non solo obiettivi ma anche sogni».
Soddisfazione anche da parte di Forza Italia con in testa il sentore Francesco Battistoni. «Ringrazio il ministro Franceschini per aver ascoltato le esigenze del territorio che, con criteri oggettivi e certificati, ha avuto una sua legittimità rispetto alle istanze formulate – si legge nella nota stampa -. È una vittoria di tutti: amministratori e cittadini, quando si lavora tutti nella stessa direzione il risultato è quasi sempre positivo. Che sia questo di buon auspicio per il futuro».
«È un trionfo della città, che riesce ad unirsi oltre gli steccati della politica” il commento a caldo del capogruppo in consiglio comunale Francesco Ameli, uno dei maggiori sostenitori della Soprintendenza ad Ascoli Piceno.
«Quando appresi della notizia dell’istituzione di una nuova soprintendenza Marche Sud su suggerimento ed in accordo con la vicepresidente della Regione Anna Casini, lo scorso 5 dicembre 2019, – continua Ameli – decisi di presentare insieme ai consiglieri Procaccini e Frenquellucci una mozione che impegnava l’amministrazione comunale a sostenere la città di Ascoli Piceno come sede della nascente soprintendenza Marche Sud. Da lì a pochi giorni, tutta la città si è attivata per raggiungere l’obiettivo a partire dalla vicepresidente Anna Casini che ha avviato immediatamente un’interlocuzione con il ministro Franceschini a cominciare dalla condivisione della scelta politica di rivolgere un’attenzione particolare verso i territori colpiti dal terremoto a partire da quello piceno. Tutto il resto è venuto da solo: un risultato frutto dell’impegno sinergico di tutte le istituzioni, nessuna esclusa, a partire dalle associazioni e dagli ordini professionali. Un grande grazie va a tutte le associazioni che hanno scelto di sostenere la proposta anche grazie alla lettera che ho scritto loro nel mese di gennaio. Ora c’è da costruire – conclude – una nuova prospettiva culturale per la città. Con la nuova soprintendenza Ascoli sarà punto di riferimento per tutto il cratere sismico, per tutti i professionisti del settore e per tanti amministratori locali».
Parla di «azione corale tra le istituzioni» il sindaco di Folignano (Ap) Matteo Terrani. «Un plauso a tutti coloro che si sono spesi in tal senso, in particolare ad Anna Casini. Decisivo è stato il suo intervento presso il ministro a cui ha spiegato le ragioni dell’ubicazione presso il capoluogo piceno. Per noi sindaci avere un punto di riferimento come la Soprintendenza nella città di Ascoli Piceno, è un fatto strategico e a giovarne saranno i cittadini e i tanti percorsi amministrativi che necessitano un dialogo particolare con il Mibact. Voglio rallegrarmi con tutti gli attori istituzionali che hanno messo in campo questo percorso unitario. Una best practice che il piceno dovrebbe replicare» ha concluso il primo cittadino.