ASCOLI – Nel giorno di Sant’Anna, che tradizionalmente apre i festeggiamenti in onore del patrono Sant’Emidio, ad Ascoli è scattato ufficialmente il conto alla rovescia per la Quintana del prossimo 6 agosto. Come tradizione, in pinacoteca è stato presentato il Palio che verrà assegnato al sestiere vincitore della giostra, in presenza del magnifico messere Marco Fioravanti e del presidente del consiglio degli anziani Massimo Massetti.
L’opera
A realizzare il drappo è stato l’artista ascolano Andrea Tarli, il cui bozzetto è stato selezionato dall’apposita commissione presieduta dal professor Stefano Papetti. «Tarli ha saputo coniugare la sua straordinaria abilità, essendo abituato a dipingere sui muri composizioni enormi, ad una grande capacità compositiva, che di certo è frutto della conoscenza profonda che lui ha dell’arte del passato – ha spiegato Papetti -. L’artista è riuscito anche a rappresentare gli elementi distintivi del Palio. C’è il riferimento, ad esempio, a Sant’Emidio attraverso la facciata della cattedrale che chiude la composizione, ma è anche presente l’aspetto relativo all’integrazione religiosa che è molto sentito in questi periodi. Vediamo, nel drappo, un cavaliere che ha appena abbattuto un soldato il quale, a giudicare dall’armatura, sarebbe musulmano, ma anziché trafiggerlo con la lancia che ha in mano allunga il braccio per aiutarlo».
L’autore
E’ stato direttamente l’autore a rivelare come sia nata l’opera. «Inizialmente avevo un’idea contraria – ha ammesso Andrea Tarli, che nel corso della sua carriera ha spesso lavorato all’estero -. Il primo intento era quello di realizzare una scena di battaglia, una sorta di trasposizione nella realtà di quello che è il fulcro della giostra. Quindi avevo pensato a un cavaliere all’assalto che, con la lancia, andava addosso a un saraceno che si difendeva con lo scudo. Poi, però, non sentivo questa idea molto mia e, a un certo punto, ho deciso di trasformare la scena battagliera in una scena di pace e distensione sociale». Nell’occasione sono state presentate anche le nobildonne che impreziosiranno il corteo storico per quanto riguarda il gruppo comunale. Iole Mazzone, nipote dello storico allenatore Carletto Mazzone, sarà la nobildonna del magnifico Messere. Cecilia Cagnucci sarà la nobildonna del quartiere San Venanzio, Francesca Di Prinzio per Santa Maria Intervineas, Giulia Ciccanti per San Giacomo e Ambra Panichi la nobildonna per il quartiere di Sant’Emidio.