Attualità

Ascoli, il Teatro dei Filarmonici si aprirà alla convegnistica

La Regione Marche stanzia 30 mila euro per rendere funzionale ad attività congressuali il foyer del secondo teatro storico cittadino, riaperto al pubblico nel 2018

ascoli, teatro dei filarmonici
Ascoli, Teatro dei Filarmonici

ASCOLI PICENO – Il foyer del Teatro dei Filarmonici di Ascoli diventerà un nuovo spazio cittadino per attività convegnistiche e congressuali. È questo l’obiettivo, quando la crisi per il covid sarà terminata, del progetto che è stato promosso dalla Giunta regionale in favore del secondo teatro storico del capoluogo piceno. A tal fine l’ente ha stanziato 30 mila euro, nell’ambito di un programma di interventi mirati al supporto turistico e culturale. Le risorse saranno assegnate al Comune di Ascoli.

Il foyer dei Filarmonici, edificio di pregio restituito alla città solo nel 2018 dopo 17 anni di chiusura, verrà sistemato con un progetto di recupero e rifunzionalizzazione complessiva, in vista di un possibile e futuro utilizzo a fini sociali.

«Il turismo è stato uno dei comparti più colpiti dalla crisi pandemica – spiega il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – con un azzeramento quasi totale dei flussi. Dunque occorre rilanciare l’immagine e l’offerta delle Marche, anche attraverso la valorizzazione di progetti significativi che possono andare a migliorare concretamente dei siti o delle strutture di particolare rilievo storico e artistico».

E in effetti il Teatro dei Filarmonici di Ascoli, secondo in città per grandezza dopo il Ventidio Basso, è uno di questi siti che poche città possono vantare. Fu costruito ai primi dell’Ottocento per iniziativa della locale Società dei Filodrammatici, e dopo lo scioglimento del sodalizio passò attraverso varie gestioni fino ad essere restituito ai cittadini il 20 maggio 2018 alla città. Il teatro, decorato a stucchi da Giorgio Paci, ha la forma tipica del ferro di cavallo e può ospitare 400 spettatori.

Al primo piano si apre un ampio foyer con pareti affrescate risalenti al XIV secolo. L’amministrazione comunale di Ascoli intende rilanciare proprio questo spazio con un intervento che lo renda più fruibile, in modo da poterlo adibire a sala per convegni e conferenze per una capienza calcolata di 60 posti.

«Il nuovo allestimento – afferma l’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini, fino al 2018 nella giunta comunale ascolana – dovrà consentire di aumentare la capacità dell’importante edificio storico di accogliere nuovi eventi e manifestazioni, sviluppando anche l’offerta per il pubblico e i visitatori. Con ciò accrescendone le potenzialità di rilancio economico e sociale».

Insomma, un progetto utile almeno in prospettiva, per guardare con fiducia al domani di una città come Ascoli che vanta un patrimonio storico-archittetonico e artistico di enorme valore che potrebbe essere messo a reddito con benefici economici e occupazionali. Sperando che la crisi sanitaria nel 2021 venga superata e si torni ad una libertà di movimento che è stata negata nell’anno terribile che si sta per concludere.