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Ascoli, vaccini a categorie non prioritarie. L’Area Vasta 5 apre l’indagine

L'Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Ascoli ha denunciato forti ritardi nella somministrazione ai suoi iscritti, segnalando casi di distribuzione fuori dalle linee guida. Il direttore Milani: «Capiremo se ci sono state violazioni»

Immagine di repertorio

ASCOLI – Polemiche roventi sui vaccini anticovid ad Ascoli. La presidente dell’Ordine dei Medici ed odontoiatri Fiorella De Angelis ha denunciato all’Area Vasta 5 dell’Asur il fatto che sono giunte numerose segnalazioni sulla somministrazione del prodotto a persone che non rientrano nelle categorie prioritarie. E ciò quando proprio a molti medici ed altri professionisti della sanità che dovevano riceverlo in queste settimane, ancora il vaccino non è stato somministrato.

«Siamo in forte ritardo per gli iscritti al nostro albo – ha scritto la presidente dei medici ascolani, nella lettera inviata alla direzione dell’Av5 – e vogliamo sapere quali siano le linee guida stabilite per questa procedura».

Subito è arrivata la risposta del direttore generale dell’Area Vasta 5, Cesare Milani, che ha chiesto spiegazioni ai due direttori di distretto di Ascoli e San Benedetto ed al Responsabile del servizio di igiene e sanità. E ha avviato un indagine interna per comprendere cosa è accaduto e verificare eventuali responsabilità.

«Sarebbe grave se fosse accaduto quanto segnalato dall’Ordine dei Medici – dice Milani -. Ma io credo che tutto il programma sia stato eseguito correttamente. Valuteremo tuttavia la procedura adottata fino ad ora nelle nostre strutture per capire se ci sono state delle violazioni e se qualcuno non ha agito in maniera idonea».

Della vicenda è stato informato l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. Nel Piceno intanto sono state somministrate circa 7326 mila dosi di vaccino. Di queste 7026 sono della Pfizer e 300 della Moderna. Naturalmente la campagna di vaccinazione proseguirà nei prossimi giorni.

Sul fronte sanitario e della lotta al covid, c’è anche da segnalare che Federfarma ha lanciato il programma di sensibilizzazione verso i cittadini per portare un saturimetro in ogni casa. Il saturimetro è un dispositivo fondamentale per valutare il livello di funzionalità respiratoria di una persona, che è uno dei segni vitali più importanti da monitorare per il controllo della propria salute.

Nella provincia di Ascoli sono 40 le farmacie che hanno aderito alla campagna e che proporranno lo strumento a prezzo concordato : «Un numero rilevante – evidenzia  Gianni D’Aurizio presidente di Federfarma Ascoli -: titolari e dipendenti delle nostre farmacie saranno anche a disposizione per informare sul migliore uso del saturimetro per monitorare  la salute del nucleo familiare».

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