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Asili nido a Fabriano: insorge il Pd sui costi

Ritardi nella riapertura e determinazione dei prezzi senza tener conto dell'Isee, il segretario dei Democrat non le manda a dire. Santarelli replica rispedendo le accuse al mittente

Francesco Ducoli
Il segretario della sezione di Fabriano del Pd, Francesco Ducoli

FABRIANO – Dilettanti allo sbaraglio. Questo il senso dell’attacco del Pd di Fabriano in direzione dell’Amministrazione comunale pentastellata. L’argomento è quello relativo all’apertura estiva degli asili nido «che è stata l’ennesima brutta vicenda con cui l’Amministrazione ha dimostrato la totale incapacità di progettazione e organizzazione dei servizi comunali in questo periodo così delicato, soprattutto per le famiglie», scrive il segretario della sezione cittadina dei Democrat, Francesco Ducoli. La replica del sindaco, Gabriele Santarelli, non si è fatta attendere.

Ma partiamo dall’inizio. I servizi estivi si sarebbero potuti riaprire dal 15 giugno scorso. La Cooperativa di gestione protocollava il progetto per la gestione il 29 giugno. Il Comune provvedeva all’avvio del servizio solamente ieri, 13 luglio, la ricostruzione del Pd che passa all’attacco politico. «Un lasso di tempo enorme e un ritardo cronico al quale siamo ormai purtroppo abituati, anche di fronte al paragone con moltissimi altri Comuni che hanno aperto queste tipologie di servizi già a partire da giugno. Ma la cosa più grave sono state le modalità di comunicazione alle famiglie e l’infelice determinazione del prezzo. Dopo una serie di rimpalli da parte dell’Amministrazione, alla fine si è data comunicazione dell’apertura del servizio solamente tre giorni prima della stessa, con evidenti disagi per chi si è ritrovato in tempi strettissimi per procedere alla valutazione economica e relativa iscrizione».

La Giunta guidata dal sindaco, Gabriele Santarelli, ha infatti deciso di determinare il costo del servizio con una tariffa settimanale “forfettaria, omnicomprensiva e non frazionabile”, pari a 75 euro, senza modulazione in base all’Isee come avviene normalmente, invece, per il servizio ordinario. «Ovviamente, non tiene assolutamente in conto delle esigenze particolari, soprattutto economiche, di chi si trova in difficoltà anche a causa dell’emergenza Covid-19. Detto in poche parole: ritardi ingiustificati, proporzionalità dei costi sacrificata per l’incapacità di organizzare in tempi idonei una tariffazione equa e adeguata, comunicazione alle famiglie ai limiti della decenza. Il modo in cui si è gestito questo delicato servizio è esattamente lo specchio di come Santarelli & Co. gestiscono il nostro Comune: puro e semplice dilettantismo», la conclusione a cui arriva il segretario del Pd di Fabriano, Francesco Ducoli.

Secca la replica del sindaco, Santarelli, che sottolinea invece come si sia fatto presto e bene nell’apertura degli asili nido, rispendendo le accuse al mittente e ricordando che Fabriano è tra i primi Comuni dove il servizio è ripartito. «I 75 euro rappresentano una soglia inferiore rispetto a molti altri servizi e ci sono bonus a cui si può accedere. Prevedere l’Isee avrebbe significato ritardare ulteriormente la riapertura. Probabilmente c’è stato un errore di comunicazione da parte della Cooperativa che gestisce il servizio e che ha iniziato a raccogliere le adesioni prima ancora di sapere se e quando avrebbe potuto riattivarlo», ha concluso il Primo cittadino.