FABRIANO – Un’assemblea pubblica per discutere della sanità a Fabriano, in particolare di Pediatria. Ad organizzarla Agesci Fabriano 2, Croce Azzurra Fabriano, Associazione Fabriano Progressista, Azione Cattolica diocesi Fabriano Matelica, Coordinamento Cittadino Punto Nascita Fabriano. L’appuntamento è per domani 9 dicembre alle 18 al teatro San Giovanni Bosco della chiesa della Misericordia.
L’assemblea pubblica
«Siamo un gruppo di associazioni cittadine che da qualche mese si occupa di riportare l’attenzione dell’opinione pubblica sul progressivo e costante depotenziamento delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali con scadimento della tutela della salute del nostro territorio ed in particolare sulla scelta inaccettabile ed incomprensibile di chiusura del reparto di pediatria dell’ospedale di Fabriano – si legge nella nota di presentazione –. La chiusura del reparto di pediatria e la trasformazione abusiva in una sorta di attività ambulatoriale attiva per poche ore e solo nei giorni feriali, sono l’esempio emblematico del livello di degrado e della disattenzione delle istituzioni, a partire da quella regionale, sul diritto alla salute e in particolare sui diritti dei bambini e dell’infanzia. Il nostro auspicio è che possano partecipare tutti i Sindaci del comprensorio. L’invito è stato esteso alla Giunta Regionale e in particolare all’assessore Saltamartini e all’assessore Baldelli, alla commissione regionale alla Salute, ai parlamentari locali, ai consiglieri regionali locali, al Vescovo di Camerino e Fabriano».
Secondo gli organizzatori dell’assemblea pubblica occorre non rassegnarsi a questo stato di declino deciso durante il precedente Governo della Regione Marche. «Riteniamo che l’area Montana, da Pergola a Camerino, per caratteristiche orografiche, strutturali, produttive e culturali possa rappresentare il nucleo di un’area vasta montana autonoma, che superi i confini provinciali e regionali e si relazioni con la vicina Umbria. Desideriamo portare il contributo delle amministrazioni locali all’interno del nuovo piano sanitario, senza la logica egoistica, ma con obiettivi basati sulle esigenze dei cittadini e delle comunità», conclude la nota.